Riceviamo e pubblichiamo:
“L’ex presidente di Ama Daniele Fortini, per dirla con una battuta, esce dalla porta e rientra dalla finestra nel pieno stile della nominopoli di Zingaretti”. E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.
“Il decreto della Regione con coi si comunica il conferimento dell’incarico di consulente per 18 mesi a 40 mila euro nella giunta Zingaretti rappresenta il premio di consolazione per Fortini dimessosi da Ama in contrasto con l’assessore Muraro. E’ incredibile come, pur di non lasciare a piedi i propri ‘fidati’, il Pd non guardi in faccia a nessuno e conferisca proprio a Fortini una consulenza di questo genere. Se non ricordiamo male proprio sotto la sua presidenza l’Ama è stata aspramente criticata ed esposta a pesanti giudizi per la gestione dei rifiuti e i risultati pessimi nella raccolta dell’immondizia ai tempi dell’ex sindaco Marino, affossando l’immagine di Roma in tutto il mondo la cui grande bellezza è stata ribattezzata ‘la grande monnezza’. Siamo curiosi di conoscere quale sarà il ruolo di Fortini rispetto alla scelta di piazzare nel Lazio un nuovo impianto di trattamento dei rifiuti. Se, infatti, la Regione si è affrettata a specificare che Fortini si occuperà dello smaltimento degli inerti provenienti dalle zone terremotate – continua Santori – non sfugge nel suo atto di conferimento anche il riferimento alla ‘governance del ciclo dei rifiuti’. In definitiva, questo atto sembra più un contentino di Zingaretti a chi era rimasto senza poltrona – conclude l’esponente Fdi – piuttosto che un servizio ai cittadini del Lazio visto che la Regione è piena di dirigenti strapagati e non si capisce dunque il regolare ricorso a figure esterne che peraltro hanno già combinato guai altrove”.