Il campionato sembra appena iniziato, eppure la 13esima giornata è già alle porte. Con ormai un terzo della stagione in corso alle spalle, è ormai possibile dare un giudizio, seppur non definitivo, sulle prestazioni delle squadre italiane, sia in Serie A che nelle competizioni europee.
Il calciomercato, quest’anno, è stato particolarmente attivo, così come – forse ancor di più – i cambi di panchina che hanno interessato i club principali del nostro campionato. Tra questi, occupa un posto di rilievo quello alla Roma di José Mourinho in sostituzione del connazionale Paulo Fonseca, che era nella Capitale da due anni.
Nonostante le aspettative per lo Special One portoghese fossero alle stelle, il confronto col suo predecessore non regge. I numeri parlano chiaro e tutti i pronostici Serie A, per la Roma, non sono stati finora azzeccati.
Ecco nel dettaglio il confronto Fonseca-Mourinho:
Roma 2020/2021: le statistiche con Fonseca
A questo punto della stagione, in campionato la Roma era quarta in classifica con 24 punti e a -6 dalla vetta. Per essere specifici, questi erano stati collezionati aggiudicandosi 7 partite, pareggiandone 3 e perdendone 2 – includendo la prima di campionato persa a tavolino per 3-0 sul campo del Verona.
Tenendo conto di quest’ultimo risultato, la squadra di Fonseca aveva messo a segno 27 goal e incassati 17.
Per quanto riguarda le ultime 5 partite – dall’ottava giornata alla 12esima inclusa – la vecchia Roma si era portata a casa 3 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, ossia 10 punti.
Nelle coppe europee, la Roma dominava il suo girone con 13 punti – in totale, ne aveva vinte 4, pareggiata 1 e persa 1, affrontando rivali come il CSKA di Sofia e gli Young Boys. Da sottolineare, inoltre, che l’eliminazione dall’Europa League era giunta solo in semifinale contro il Manchester United.
Fino a questo punto, la Roma non aveva mai sfigurato di fronte alle avversarie, fatta eccezione per la sfida persa all’ex-San Paolo di Napoli per 4-0 il 29 novembre scorso.
Roma 2021/2022: le statistiche con Mourinho
Oggi, la Roma è sesta in campionato con 19 punti – a due distanze dall’eterna rivale Lazio e a ben 16 punti dalla cima della classifica, occupata a pari merito da Milan e Napoli. Entrando nei particolari, Mourinho ha guidato i suoi verso la vittoria in 6 occasioni, pareggiando però 1 sfida e perdendone 5.
Al momento, i giallorossi hanno messo a segno 21 goal e ne hanno subiti 15. Per introdurre un termine di paragone, gli Azzurri di Spalletti hanno finora segnato una cifra simile di reti (24), subendone però solo 4.
Nelle sue ultime 5 partite in Serie A, la Roma ha collezionato 1 sola vittoria, 1 pareggio e 3 sconfitte – 4 punti che per Mou costituiscono un ribaltamento speculare di risultati rispetto a Fonseca.
Fino a questo momento, sono stati solo disputati 4 incontri di Conference League. In questi, la Roma si è aggiudicata 7 punti (2 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta) trovandosi di nuovo di fronte il CSKA di Sofia e rivali non impossibili da affrontare come lo Zorya e il Bodø/Glimt.
A dire la verità, l’arrivo di Mourinho a Roma aveva stimolato la compagine giallorossa a iniziare la stagione in modo piuttosto convincente, con 4 vittorie in altrettante partite ufficiali tra Serie A e coppa. Numerose e troppo pesanti sono però state alcune sconfitte, come quella per 1-0 sul campo della Juve, l’1-2 contro il Milan, il recente 3-2 a favore del Verona e, soprattutto, il 6-1 in Conference contro il Bodø.
Mourinho: promosso o bocciato?
Come abbiamo visto, con risultati del genere, è davvero difficile osannare Mourinho e, sicuramente, non stanno giocando a suo favore le enormi attese che i tifosi e la società avevano per il mago del Triplete alla vigilia del campionato.
Nelle prime 12 partite di Serie A, Mou perde contro Fonseca per punti (-5) e differenza reti (+6 contro il +10 dell’anno scorso). Per quanto riguarda la Conference League, anche se la Roma è al momento seconda nel suo girone, la situazione è dubbia vista la distanza di 1 solo punto dalla terza in classifica che, superandola, le precluderebbe la possibilità di accedere alla fase finale.
Manca tanto al termine della stagione e le capacità e la storia di Mourinho sono indiscutibili. Forse si tratta solo di riabituarsi a un calcio italiano che, in dieci anni, è cambiato davvero tanto.
Il vero problema è: quanto sono ancora disposte ad attendere società e tifosi?