Teatro

Le Bal, capolavoro al Teatro Sala Umberto di Roma fino al 23 Ottobre

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Le Bal, capolavoro al Teatro Sala Umberto di Roma fino al 23 Ottobre

Le Bal “L’Italia balla dal 1940 al 2001” di Jean-Claude Penchenat, regia di Giancarlo Fares.
In scena al Teatro SALA UMBERTO di Roma fino al 23 ottobre.

Si pregano i signori spettatori di fare silenzio durante lo spettacolo, si pregano, altresì, i signori attori di fare silenzio durante lo spettacolo.

Gli manca solo la parola. E’ la classica frase che spendiamo per i nostri animali domestici quando riconosciamo loro una straordinaria capacità di comunicare sentimenti ed emozioni. Perciò, quello che vogliamo dire è che in realtà a loro non manca proprio nulla, che per certe “trasmissioni” la parola non è affatto necessaria.

Non una parola (a parte quelle delle canzoni) siamo destinati a sentire, se in questi giorni e fino al 23 ottobre decidiamo di passare un paio d’ore al Teatro Sala Umberto di Roma, per lasciarci andare e trasportare alla visione di Le bal “L’Italia balla dal 1940 al 2001” nel suo fluido e agrodolce frullato di note, luci e colori. Lo spettacolo, ispirato al format di Jean-Claude Penchenat dal film Ballando ballando di Ettore Scola (Orso d’Oro a Berlino per la miglior Regia), diretto e anche interpretato da Giancarlo Fares, insieme ad un ensemble di giovani professionisti, ha un singolare andamento narrativo basato sul passaggio di otto coppie di attori-ballerini all’interno di una sala-balera in cui si raccolgono le loro piccole storie, ma in cui perfino la Storia non resta seduta in un angolo.

La Storia (qui partiamo dal 1940 per arrivare al 2001) non ci sta a rimanere senza qualcuno che la faccia ballare, anzi, pretende prepotentemente di farlo con tutti. Porta via alle ragazze i loro uomini destinati al fronte e glieli ridà indietro molto provati (ammesso che ne abbia voglia), costruisce muri che non si vedono, ma si sentono (Pink Floyd, inevitabilmente), lascia attoniti i ballerini sorpresi dallo schianto di aerei. La Storia come Società e Costume italiani, gli anni ’50, ’60, ’70 e ’80.

Insieme alla Storia, l’altro protagonista invisibile dello spettacolo è il Tempo. Nemmeno lui ha bisogno di parole per sottolineare il suo scorrere, e visivamente solo di pochissimi elementi scenici e cambi di costumi spesso a vista, talvolta creando una sorta di simulazione teatrale delle dissolvenze cinematografiche.

A trovarsi seduti in platea non può sfuggire lo spettacolo parallelo offerto dal pubblico. Come sul palco non si vede mai un corpo di ballo uniforme, ma un insieme in cui ogni personaggio riesce a mantenere la sua personalità, fra le poltrone ognuno reagisce a modo suo, il teatro non è più diviso tra spettatori e attori, bensì un unicum di spettattori, si riscopre magicamente, e dopo troppo tempo passato, il valore principale dell’arte, il momento catartico.

Una compagnia di attori giovani ed eroici, guidati da un regista attento, visionario e coraggioso, che si prendono la scena di Roma al Teatro Sala Umberto fino al 23 Ottobre. Non viene riportato un classico accademico per riempire botteghini facilmente o per condurre prove attoriali pesanti ma, a volte, troppo vuote. No. Il teatro si intreccia, con una modalità fresca e contemporanea, alla pittura, al cinema, alla musica, al ballo, alle arti più ataviche e quelle più recenti. Un microcosmo per rappresentare il macrocosmo. Intelligente, travolgente, pastello, ottone, poetico, acrobatico, sottile, ostinato e contrario, mistico, rivoluzionario, preciso.

Per descrivere l’effetto che fa Le Bal, rubiamo e parafrasiamo le parole di una canzone di John De Leo: sembra di essere come panni stesi fuori ad asciugar nei sogni di Chagall.

SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50 Roma
Tel. 06 6794753
www.salaumberto.com

                                                                                                                                     Lorenzo Calvani