Roma si doterà di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che definirà e programmerà le nuove infrastrutture al servizio della mobilità. La giunta capitolina, riunitasi oggi in Campidoglio, ha dato l’ok ad una memoria in cui sono contenuti gli indirizzi per la redazione delle Linee guida del Pums di Roma Capitale.
Il PUMS agirà su due piani:
- azioni di breve-medio periodo per ripristinare sulle infrastrutture standard di qualità adeguati, attraverso un programma di vera e propria “manutenzione urbana straordinaria”, finalizzata al completamento delle opere in corso ed efficientamento di quelle esistenti
- su un orizzonte di più ampio respiro, con azioni e progetti strategici sui quali sollecitare anche la Regione Lazio e il Governo nazionale a reperire e finalizzare risorse commisurate al ruolo e alla funzione della Capitale.
Il tutto per definire un nuovo modello di mobilità da realizzare entro 10 anni, basato prioritariamente sulla realizzazione di sistemi leggeri.
“L’obiettivo di questa amministrazione è quello di dotare la città di un sistema di mobilità competitivo con le altri Capitali europee e recuperare nel medio-lungo periodo il gap infrastrutturale storico, aggravato dall’incongruente sviluppo insediativo degli ultimi 15 anni – spiega l’Assessore alla Città in Movimento Linda Meleo -.
Per questo serve subito avere una nuova programmazione delle opere fondamentali per Roma Capitale ed il Pums definirà appunto le priorità di intervento in relazione alle risorse disponibili. Sarà anche l’occasione per verificare l’efficacia, la sostenibilità dei costi e dei tempi di realizzazione delle opere in programma“.
La Commissione Europea, attraverso il Piano d’azione sulla mobilità urbana (2009) e il Libro bianco sui Trasporti (2011), ha promosso i Pums (piani urbani per la mobilità sostenibile), intesi come strumenti di pianificazione di una nuova concezione che metta al centro dell’attenzione la mobilità integrata e sostenibile.
Il nuovo concetto introdotto dai Pums pone particolare enfasi sul coinvolgimento dei cittadini nel coordinamento delle politiche e degli strumenti di piano tra settori, tra enti, tra livelli diversi al loro interno e sul territorio e tra istituzioni confinanti.
Il Pums sarà quindi un progetto del sistema della mobilità, comprendente l’insieme organico degli interventi sulle infrastrutture di trasporto pubblico e stradali, sui parcheggi di interscambio, sulle tecnologie, sul parco veicoli, sul governo della domanda di trasporto attraverso la struttura dei mobility manager, i sistemi di controllo e regolazione del traffico, l’informazione all’utenza, la logistica e le tecnologie destinate alla riorganizzazione della distribuzione delle merci nella città.
Il provvedimento approvato dall’esecutivo capitolino prevede anche
l’adozione del documento “Guidelines Developing and Implementing a Sustainable Urban Mobility Plan”, prodotto dalla Commissione Europea.
In base a questo il Pums dovrà mirare a creare un sistema urbano dei trasporti che persegua almeno i seguenti obiettivi:
- garantire a tutti i cittadini opzioni di trasporto che permettano loro di accedere alle destinazioni ed ai servizi chiave
- migliorare le condizioni di sicurezza
- ridurre l’inquinamento atmosferico ed acustico, le emissioni di gas serra e i consumi energetici
- migliorare l’efficienza e l’economicità dei trasporti di persone e merci
- contribuire a migliorare l’attrattività del territorio e la qualità dell’ambiente urbano e della città in generale a beneficio dei cittadini, dell’economia e della società nel suo insieme