Cronaca

Post shock di un assessore del Comune di Ceccano: paragonate le regole per i non vaccinati a quelle per le leggi razziali, che vietavano l’ingresso di alcune persone nei negozi

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Post shock di un assessore del Comune di Ceccano: paragonate le regole per i non vaccinati a quelle per le leggi razziali, che vietavano l'ingresso di alcune persone nei negozi

Il post soprastante è dell’assessore del Comune di Ceccano, Stefano Gizzi, ed è stato causa di numerose polemiche. Tra i commenti possiamo leggere: “A me fa più pena chi mette il mi piace a un post del genere!!!”, oppure “[…] Paragonare il green pass allo sterminio deliberato e meticolosamente organizzato di oltre 6.000.000 di ebrei, oltre che ridicolizzare e mistificare la storia, è quanto di più meschino e vile si possa fare […]”. Il tutto, come se non bastasse, nel giorno della memoria. Sono arrivate forti anche le accuse di Luca Fantini, segretario provinciale del Partito democratico di Frosinone, che ha così commentato l’episodio:
SHOAH, FANTINI: ASSESSORE GIZZI DI CECCANO VERGOGNOSO, CHIEDA SCUSA
“La follia no green pass non si ferma nemmeno in occasione della Giornata della Memoria. L’Assessore alla Cultura del Comune di Ceccano, Stefano Gizzi, ci è cascato di nuovo paragonando il green pass alle discriminazioni che i regimi fascisti e nazisti hanno attuato contro la popolazione ebraica.
Questo oltraggio alla memoria delle vittime della Shoah non è dignitoso ed offende, inoltre, chi è sopravvissuto ai campi di sterminio. Comportamenti non adeguati, specie se compiuti da un assessore alla Cultura. Gizzi dovrebbe chiedere scusa e vergognarsi”.