Cronaca

Arpino, “Sono un criminale”: 33enne spara colpi di pistola vicino la stazione

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Facendo riferimento ad un noto personaggio del cinema americano, cosi ha esordito il 33enne di Arpino che ha risposto ai Carabinieri, dopo averlo controllato e perquisito gli hanno trovato indosso una pistola semiautomatica cal. 9.

La vicenda

La storia era iniziata nella mattinata in Via della Stazione di Arpino quando dei cittadini, sgomenti, hanno dato l’allarme attraverso il numero di emergenza 112 per aver sentito degli spari, forse uno, forse due. In lontananza era stata segnalata un’auto scura, un’utilitaria, da cui sarebbe sceso una persona ed avrebbe fatto fuoco con una pistola. Apparentemente lo sparo era “nel vuoto”, forse all’indirizzo di una abitazione presente nella strada. Subito dopo l’auto si sarebbe allontanata a forte velocità in direzione del centro cittadino.

Immediato l’intervento dei Carabinieri della Stazione della Città di Cicerone e dei colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sora. Sul posto giungevano anche il Comandante del NOR ed il Comandante della Stazione. Dalle prime verifiche e dalle ricerche effettuate sul posto, effettivamente veniva rinvenuto un bossolo calibro 9×21 relativo ad un colpo esploso. Poco distante, un proiettile inesploso dello stesso calibro. Forse la pistola si era inceppata o il pistolero era poco esperto.

Una scena incomprensibile e folle, soprattutto per il contesto dove si è verificata. Mille le possibili ipotesi che potevano essere fatte e tutte ancora al vaglio degli investigatori e della Procura.

Dalle indicazioni acquisite sul posto e dalle informazioni già note alla Stazione Carabinieri emergevano degli elementi di congruenza importanti che sostenevano l’ipotesi che il responsabile dell’efferato episodio fosse proprio l’uomo che ha scelto di impersonarsi con il personaggio americano, già noto perché con precedenti per spaccio di stupefacenti,  minaccia, estorsione, danneggiamento e possesso di arnesi atti ad offendere.

Così, sin da subito, sono scattate le ricerche nei luoghi solitamente frequentati dall’uomo, e diramate le informazioni relative ad un’utilitaria nera con cui era stato controllato nei giorni scorsi dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Sora. Le Stazioni di Fontana Liri, Isola del Liri, Arpino, Sora hanno effettuato dei posti di blocco nelle aree circostanti all’abitato di Arpino e nelle arterie principali della Valle del Liri, fino alle 13’00 circa.

Proprio intorno a quell’ora, una pattuglia del NOR di Sora che passava per l’ennesima volta nei pressi di un esercizio commerciale di Arpino, ha notato l’autovettura nera in uso al soggetto e visto l’uomo che si trovava in disparte. Con l’atteggiamento spavaldo che caratterizza l’uomo ed il personaggio, quando i Carabinieri si stavano dirigendo verso di lui, anche egli si è avvicinato chiedendo di parlare con il Comandante perché doveva riferire delle informazioni importanti. Una volta in sicurezza i militari lo hanno perquisito e, toltogli il giubbotto nel quale veniva rinvenuta una “pippetta” che l’uomo utilizza per assumere dello stupefacente, sulla schiena, nella cintura dei pantaloni, era infilata una pistola semiautomatica Sig Sauer cal. 9. L’uomo veniva immediatamente bloccato e disarmato. All’esito della perquisizione venivano inventariati anche 8 proiettili cal. 9 presenti nel caricatore dell’arma.

Alla pistola era stato anche tentato di limare la matricola dalla culatta, operazione però non perfettamente riuscita. Sono in corso le verifiche per comprenderne la provenienza ed anche l’eventuale utilizzo in altri efferati delitti, verifiche a cui saranno chiamati gli esperti del RIS di Roma.

Perquisita anche l’abitazione alla ricerca di eventuali ulteriori armi o cose illegalmente detenute, perquisizione che aveva esito negativo.

Alle contestazioni, il giovane ha raccontato al Comandante del NOR che sta costruendo la sua carriera criminale, vantandosi di essere al quarto arresto. Sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici è stato dichiarato in stato di arresto e, condividendo le ipotesi accusatorie con il PM di turno della Procura di Cassino, associato ad una casa circondariale del territorio nell’attesa della convalida.