Sono proseguiti anche nella giornata di ieri i controlli dei Carabinieri del Gruppo di Roma mirati al contrasto di ogni forma di illegalità e degrado e a verificare il rispetto delle norme per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 nel cuore della Capitale. Sotto la lente dei Carabinieri sono finite l’area della stazione Termini, l’area del Tridente, San Pietro e le zone della movida a San Lorenzo.
Ecco tutti i dettagli
I Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno denunciato due cittadini tunisini, di 19 e 42 anni, entrambi senza fissa dimora e con precedenti, ritenuti responsabili del reato di sostituzione di persona poiché, sottoposti a controllo quali passeggeri di un treno regionale, hanno esibito un Green Pass non corrispondente alle loro generalità. I due sono stati anche sanzionati perché non muniti del previsto Green Pass rafforzato. Una 37enne di Torino e un 46enne del Bangladesh, invece, sono stati denunciati per l’inosservanza del divieto di accesso all’area urbana della stazione ferroviaria termini mentre un 43enne di Marino è stato deferito per l’inosservanza del provvedimento del divieto di ritorno nel comune di Roma a cui era sottoposto. I Carabinieri hanno anche sanzionato 6 persone, tutte senza fissa dimora, per la violazione del divieto di stazionamento nei pressi della stazione Termini, con contestuale ordine di allontanamento per 48 ore e sanzione amministrativa per complessivi 600 euro. Altre 5 persone sono state multate, per complessivi 2.000 euro, per il mancato uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie. In piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, gli stessi Carabinieri, nella notte, hanno denunciato due cittadini algerini, senza fissa dimora di 28 e 32 anni, trovati rispettivamente in possesso di un coltello a serramanico e di 4 telefoni cellulari, ritenuti di probabile provenienza furtiva.
I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno controllato 193 persone lungo le vie dello shopping e le zone del Tridente, rintracciando, a piazza di Spagna, un 15enne che, a seguito di accertamenti, risultava scomparso, come denunciato dai genitori in data 27 dicembre 2021. I Carabinieri hanno contattato i familiari, residenti in provincia di Reggio Emilia, ed hanno accompagnato il minore presso una casa famiglia in attesa di riaffidarlo.
I Carabinieri delle Stazioni Roma Madonna del Riposo e Roma Gianicolense hanno eseguito verifiche presso 16 attività commerciali della zona, identificando in totale 93 persone. Sanzionati tre cittadini del Bangladesh per complessivi 840 euro. Si tratta di un 40enne e un 26enne, titolari di un minimarket e di un negozio di informatica che non esponevano all’ingresso del locale un cartello riportante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente e di un 43enne, cliente del negozio sorpreso senza indossare la mascherina.
In serata, invece, i Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante, supportati dai colleghi della Compagnia Roma Casilina, dell’8° Reggimento Lazio e del Nucleo Tutela Salute di Roma, hanno eseguito controlli nel quartiere San Lorenzo. Sanzionati il gestore di una paninoteca, per 400 euro, per la mancata esposizione all’ingresso del locale del cartello indicante la capienza massima di persone secondo le disposizioni antiCovid-19 e il titolare di un kebab, per 3.900 euro, per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo “Hccp” e il mancato rispetto delle previste condizioni d’igiene e per violazione della normativa antiCovid-19. In totale sono state identificate 104 persone, 3 delle quali sanzionate perché trovate senza mascherine.
I Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo, durante una delle verifiche scattate nel piazzale Prenestino, hanno provveduto a sanzionare il dipendente ed il titolare di un bar, entrambi cittadini del Bangladesh, risultati sprovvisti del Green-Pass obbligatorio.
Stessa situazione è stata accertata in un altro bar, questa volta nei pressi di via della Magliana, dove i Carabinieri della Stazione Roma Villa Bonelli hanno sanzionato una dipendente addetta alle vendite – cittadina cinese – sorpresa a svolgere la sua attività lavorativa sprovvista di Green-Pass, e l’incaricato responsabile del controllo della certificazione verde, anche lui cittadino cinese.