PALIANO, SODDISFAZIONE UNANIME PER IL PROGETTO “INSIEME”
Adiutori: «Un’esperienza unica tra arte e territorio».
«Considerando che si tratta della prima volta che scommettiamo su una ricetta simile siamo molto soddisfatti», questo il commento del vicesindaco e assessore alla Cultura Valentina Adiutori sulla riuscita del progetto “Insieme”, l’iniziativa organizzata dal comune di Paliano e dall’associazione per l’arte contemporanea Zerynthia e che ha avuto il suo culmine nei giorni di sabato 15 e domenica 16 ottobre. Alcuni studenti, scelti dalle Accademie delle Belle Arti di L’aquila, Urbino, Frosinone e Roma, dopo un attento sopralluogo nel paese, hanno realizzato nell’ultimo mese delle opere di arte contemporanea ispirandosi al nostro territorio. Il tutto per giungere all’esposizione delle opere, che proseguirà fino a domenica 23 ottobre, presso il Cantinone di Viale Umberto I. in questo locale, gentilmente concesso dal dott. Luigi D’Ottavi, sono esposti dipinti, installazioni sonore e luminose, stampe 3D, sculture, video proiezioni di questi giovani studenti che hanno preso spunto anche da ciò che è realmente Paliano come il parco de La Selva o il Gymnasium di Fuksas. Una particolarità ulteriore dell’esposizione è che si tratta di una “mostra diffusa”, cioè sparsa a macchia d’olio sul luogo in una reale contaminazione fra arte e territorio tanto da condurre alcuni artisti ad esporre all’interno della Collegiata di S.Andrea, sulle panchine e nella fontana di piazza Marcantonio Colonna.
Altro momento focale del progetto è stato l’incontro DAC “Denominazione Artistica Condivisa”, che si è tenuto sabato preso la sala degli Arazzi grazie all’ospitalità del principe Colonna, in cui si sono confrontati, in un vivace scambio di opinioni, il sindaco Alfieri e il vicesindaco Adiutori, Mario Pieroni presidente di Zerynthia, direttori e docenti delle accademie, il presidente dell’Amea S.p.A. Giuseppe Alveti e in rappresentanza di Unindustria la dott.ssa Miriam Diurni. A moderare il dibattito l’affascinante Dora Stiefelmeier, direttore artistico di Zerynthia, che ha dunque aperto il DAC nella città di Paliano, il XVIII dopo Roma, Pescara, Palermo, Udine, Venezia, Parigi, Middelburg. Scopo del DAC, come spiegato dalla Stiefelmeier, è trovare un linguaggio comune fra tutti i settori, intesi come amministrazioni, artisti e imprese. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento dell’on. Giuseppe Alveti, da sempre sostenitore delle iniziative di Zerynthia, che ha affermato: «Lo scopo di queste iniziative è creare delle sinergie fra tutti gli attori al fine di stimolare la curiosità e la sensibilità dei cittadini e renderli sempre più esigenti».
Anche la dottoressa Miriam Diurni di Unindustria si è mostrata particolarmente attenta all’argomento ed ha sottolineato come sia fondamentale far comprendere agli imprenditori che investire sull’arte non è un’azione fine a se stessa, bensì significa creare un valore aggiunto al proprio territorio di cui tutti possono beneficiare.
Il dottor Mario Pieroni, presidente di Zerynthia, ha ringraziato moltissimo l’amministrazione di Paliano per l’ospitalità e soprattutto per la perfetta organizzazione, elogiando l’interesse che la città da sempre rivolge all’arte.
Altrettanta soddisfazione da parte del sindaco Domenico Alfieri che ha ringraziato pubblicamente gli assessori Adiutori e Marucci per l’impegno nell’evento e ha auspicato che questo sia solo l’inizio di un nuova comune collaborazione con l’associazione Zerynthia.
Il vicesindaco Adiutori ha commentato: «I segnali c’erano tutti ma la realtà ha superato anche le più rosee aspettative. È andato tutto alla perfezione, a partire dall’interazione che c’è stata con gli studenti che a loro volta sono stati entusiasti dell’accoglienza e dalla curiosità espressa dai palianesi nei loro confronti. Paliano è arte, è cultura, ma oltre alla tradizione sui cui già facciamo tanto, è necessario scommettere anche sull’innovazione. Stiamo puntando nella giusta direzione, e il patrocinio concesso dal Mibac ne è un’ulteriore prova. Ringraziamenti doverosi a Mario e Dora, sempre disponibili a proficue collaborazioni; agli studenti che hanno dato dimostrazione di grande professionalità; ai docenti e a tutti i relatori del DAC intervenuti che hanno messo a disposizione tempo e conoscenze; alla BCC Credito Cooperativo, all’Amea S.p.A. e alla Gea S.r.l. per il loro immancabile contributo; al dott. D’Ottavi e alla famiglia Colonna sempre disponibili ad ospitare grandi iniziative; a don Paolo che ha permesso l’installazione di uno degli studenti nella chiesa di S. Andrea; a Roberto Salvatori che è stato il “Cicerone” del putto della fontana di piazza Marcantonio Colonna; alla dottoressa Nadia Cersosimo, direttrice della casa di reclusione che ha permesso l’installazione sonora nel carcere. La collaborazione fra tutti questi attori ha permesso di aggregare un’offerta culturale di alta qualità in grado di attrarre una platea di operatori professionali, di appassionati ma anche semplici curiosi».
L’assessore Simone Marucci ha infine dichiarato: «Il valore aggiunto di una “mostra diffusa” è che si conduce il fruitore a introiettare le opere d’arte, a partecipare con tutti i sensi e a vivere nell’opera un’esperienza di arte totale. Oggi l’arte contemporanea è sempre più attenta a valutare strategie progettuali non fine a se stesse, bensì connesse ai temi del vivere quotidiano, coinvolgendo e mettendo in relazione i protagonisti del mondo dell’arte e le imprese. L’impresa è cultura e la cultura può essere un reale investimento».