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Comitato residenti Colleferro: “L’affare Amazon: chi controlla il Comune?”

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Colleferro, Amazon annuncia il progetto di inclusione lavorativa di persone con fibrosi cistica

Di seguito, il comunicato stampa integrale del Comitato residenti Colleferro sulla questione Amazon e Comune di Colleferro.

Il comunicato stampa

Primavera 2019. All’inizio erano solo voci e sonore smentite, poi le “chiacchiere” hanno trovato conferma il 12 marzo 2019 nell’articolo di una testata locale: “Colleferro, Amazon sbarca in città. Ecco il documento che chiarisce ogni dubbio”. Il colosso americano aprirà un nuovo magazzino all’interno del Centro logistico multimodale, in via Palianese, nei pressi del casello autostradale dell’A1, al confine con il parco naturale la Selva di Paliano e la strada del vino cesanese, due eccellenze della valle del Sacco (annientate).

Chi rappresenta il vasto comprensorio si fa portavoce di un messaggio mistificatorio della realtà, senza che si sia assunta la responsabilità di una discussione politica in Consiglio comunale e di un dibattuto pubblico con la cittadinanza, ben consapevole che la chimera di un contratto di lavoro avrebbe placato qualsiasi brama di chiarezza e di legalità.

A denunciare l’atto ostile e la mancanza di trasparenza di una Giunta di belle speranze dal primordiale sentimento ambientalista un ristretto numero di oppositori, lasciati soli.

Poi a giugno 2021 Report plana sul magazzino Amazon di Colleferro, ma neanche dopo il risalto mediatico dell’inchiesta cessa il mutismo generale della valle del Sacco, salvo il Sindaco Sanna che, dopo essersi fatto attendere, risponde a “puntate” su fb, confermando gli impulsivi turbamenti.

Arriviamo al dunque. I terreni della società SPL srl (Sistemi e Progetti Logistica) vengono acquistati “segretamente” da Vailog srl e, secondo le affidabili vecchie logiche, nessuno chiede e rende noto il prezzo di vendita, né sono conosciuti proprietario e soci di SPL srl, nascosti dietro società fiduciarie.

Il Sindaco Sanna non sa dire chi siano e asserisce di aver parlato con l’Amministratore delegato. E’ il giornalista, Bellano, a dire che dietro SPL srl teoricamente potrebbe esserci chiunque, facendogli balenare l’importanza del suo ruolo politico per una intera comunità. Il Comune ha fatto una partnership con ignoti, con “uno coperto col burqa”. Può un’Amministrazione pubblica essere partner di chi indossa un burqa, anche se promette posti di lavoro?

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Edificazioni collegate al “Centro Logistico Multimodale – SPL srl”. A circa un anno dal servizio di Report abbiamo cercato una risposta a queste domande, consultando la documentazione reperibile nelle banche dati disponibili nel sito del Comune di Colleferro e della Camera di Commercio.

Il Centro in via Palianese risale al 2002 e viene costituito attraverso due passaggi, uno deliberativo e l’altro amministrativo. Il Consiglio comunale di Colleferro, nell’ambito della programmazione del “Patto Territoriale delle Colline Romane, quale intervento di trasformazione urbanistica” approva la delibera e la Conferenza di Servizi, in sede regionale, esprime parere favorevole.

Nel 2018 l’Amministrazione comunale, in base alla convenzione urbanistica e all’Accordo di Programma, riprende il progetto urbanistico e con una semplice determinazione dirigenziale approva il permesso a costruire, presentato dalla SPL srl. I lavori inizieranno il 9 maggio 2019, con l’inaugurazione del cantiere alla presenza di tutte le massime Autorità pubbliche.

Le società fiduciarie. I terreni dove vengono pianificati e poi realizzati gli interventi urbanistici erano di proprietà della SPL srl, avente come oggetto sociale l’attività di consulenza per la gestione della logistica aziendale, e per lungo tempo è stata gestita da un amministratore unico.

Capitale sociale pari ad € 10.000,00 e socio unico, da sempre, la società fiduciaria Task Real Estate srl. Oggi SPL srl risulta essere in liquidazione.

La società fiduciaria per legge amministra beni per conto di terzi (nel nostro caso le quote della società SPL srl) con obbligo di riservatezza sull’identità del proprietario effettivo. Pertanto, non siamo in grado di conoscere chi siano stati i veri soci della SPL srl.

La scissione. Il 7 dicembre 2019 una parte del patrimonio di SPL srl viene trasferito ad una nuova società denominata “HSD Real Estate s.r.l.”. Alla nuova compagine, costituitasi a seguito della operazione straordinaria di scissione, viene attribuito un capitale sociale di € 50.000,00 le cui quote vengono assegnate interamente all’unico socio della SPL srl, la società fiduciaria Task Real Estate srl.

Pertanto, i proprietari effettivi della HSD Real Estate srl continuano ad essere gli stessi che hanno sottoscritto il contratto con la società fiduciaria Task Real Estate srl.

Vale a dire che a seguito della scissione si è creata la società HSD Real Estate srl, mentre la SPL srl rimaneva ancora in “vita”. Entrambe le società sono di proprietà (al 100%) della fiduciaria Task Real Estate srl.

Alla HSD Real Estate srl al momento della costituzione vengono trasferiti sia i terreni sia tutte le spese capitalizzate per il progetto di Patto Territoriale ovvero tutto ciò che serviva per completare le attività edificatorie.

Successivamente, il 28 dicembre 2019, la società fiduciaria Task Real Estate srl cedeva la partecipazione totalitaria della HSD Real Estate srl alla società Vailog srl. Il prezzo di cessione, come indicato nell’atto, è stato di € 11.197.132,27.

La cessione delle quote (il cui valore nominale e fiscale era di € 50.000,00) determinò in capo alla società fiduciaria Task Real Estate srl una ingente plusvalenza (11.339.728,12 – 50.000,00 = 11.289.728,12).

Nel progetto di scissione la SPL srl indicava quali ragioni economiche e formali la necessità di separare a livello giuridico l’esercizio delle due attività (…) a seguito della quale la società beneficiaria (ndr la HSD Real Estate) svilupperà il comparto del progetto di Patto Territoriale.

Nella sostanza l’intera operazione ha avuto quale esito il trasferimento dei terreni sotto il controllo (al 100%) della Vailog srl, che poi ha completato il “business” legato al perfezionamento delle opere edificatori.

Che tutta la strategia e tutti i passaggi (scissione con creazione di HSD e poi cessione della quota alla Vailog srl) siano stati pensati sin dall’inizio, sembrerebbe provato da alcuni studi commissionati dalla Vailog srl prima della operazione. Si tratta della “Phase I Environmental Due Diligence-Greenfield Piombinara (Roma)”, commissionato dalla medesima Vailog srl alla società Tauw Italia e datato 11 giugno 2018 e dello “Studio Geologico di progetto preliminare”, ordinato dalla Vailog srl e datato 28 giugno 2018.

Passato, presente e mantenimento dell’esistente. Nel 2007 l’opposizione di allora, preoccupata dei rapporti tra l’Amministrazione comunale e SPL srl, aveva presentato un esposto sulla sua “misteriosa compagine sociale”. Non possiamo accettare che alcuni Consiglieri, che all’epoca avevano denunciato gli autori di quell’intervento urbanistico-edilizio, non ci dicano quali esiti penali abbia avuto la loro azione. Oggi però siedono nelle file della maggioranza e si elevano a difensori della stessa politica che avevano avversato.

La trasparenza che non c’è. I cittadini dell’area interessata avrebbero voluto e dovuto sapere “qualcosa” di questo nuovo progetto, che li riguarda e non dover investigare!

Il Sindaco Sanna, che al giornalista di Report diceva di non sapere oggi, leggendo questo articolo, non potrà continuare a sostenere di non sapere. Ora spettano a lui le ulteriori indagini e le rivelazioni per far conoscere le verità su quanto accaduto.

Ina Camilli, Rappresentante del Comitato residenti Colleferro

Foto di repertorio