Il San Nilo Basket Grottaferrata sta già viaggiando con le marce alte. La squadra del presidente Alberto Catanzani sabato sera ha travolto per 80-64 le Stelle Marine, nella gara valida come terzo turno della prima fase della C Silver.
A commentare la gara è l’ala classe 1991 Fabio Bistarelli che negli ultimi giorni è stato costretto a fare lo spettatore per una distorsione alla caviglia rimediata nel match con la Tevere.
«Abbiamo sempre condotto il match, tranne una lieve flessione forse dovuta a un calo di concentrazione nella parte finale. Ma siamo stati sempre in vantaggio e tra l’altro con uno scarto di punti rassicurante».
Bistarelli non vede l’ora di tornare a dare il suo contributo al gruppo. «Credo che la prossima settimana potrò tornarmi ad allenare» dice l’ala che è tornato quest’anno a Grottaferrata.
«Ero stato qui già tre anni fa ed ero rimasto molto legato a tutta la dirigenza e in particolare al presidente Catanzani. Di quel gruppo praticamente è rimasto solo capitan Ortenzi e anche coach Busti non c’era nella mia precedente esperienza qui, anche se lo avevo conosciuto quando ero più giovane alla Tiber».
Bistarelli parla con piena fiducia delle possibilità del San Nilo Basket Grottaferrata in questa stagione. «La squadra è sicuramente molto buona: abbiamo giocatori di enorme esperienza, uno staff tecnico preparato e una società che cura i dettagli.
L’inizio di stagione è stato sicuramente positivo: ci siamo qualificati in Coppa Lazio e siamo primi dopo tre giornate di campionato, anche se indubbiamente dovremo affrontare delle difficoltà e dobbiamo farci trovare pronti».
Per il team di Busti sono in arrivo altre due gare ravvicinate: prima mercoledì (ore 20,30 nel palazzetto amico) ci sarà la sfida d’andata del secondo turno di Coppa contro Palocco, poi si tornerà a giocare in campionato contro la Scuola Basket Frosinone.
«Vogliamo continuare a fare bene in Coppa e poi penseremo alla sfida di campionato. Da quanto ho capito Frosinone ha una squadra giovane che in casa può essere pericolosa e sottovalutarla sarebbe un grave errore» conclude Bistarelli.