Caro carburanti e boom dei costi energetici. Il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani dà conferma che «siamo in presenza di una colossale truffa» e lo Sportello dei Diritti presenta un esposto denuncia in Procura
Il boom dei prezzi dei carburanti e comunque dei combustibili fossili che sta causando a sua volta lo schizzare dell’inflazione con l’esponenziale e improvvisa crescita della disperazione di milioni di cittadini italiani e la crisi di migliaia di imprese, già piegati dall’emergenza Covid-19, viene percepito dai più come una colossale speculazione di pochi a danno della moltitudine dei più e richiede un’immediata indagine dell’Autorità Giudiziaria per verificare se effettivamente dietro l’esplosione degli ultimi giorni dei costi di benzina, gasolio, gpl e metano, si stiano perpetrando gravi reati per il perseguimento di profitti ingiustificati e, quindi, criminali.
A conferma di quanto viene avvertito da gran parte della popolazione vi sono le significative affermazioni rese in data di ieri 12 marzo dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ospite di Progress a Sky Tg24 e riprese da tutta la stampa nazionale.
Il titolare dell’importante dicastero ha, infatti, sostenuto: «Il mercato specula, ed è lo stesso motivo per cui ci troviamo la benzina a 2,20 e non so perché. Da un lato le accise servono a far funzionare lo Stato, dall’altro il nervosismo che raddoppia, quadruplica o quintuplica il prezzo fa solo arricchire pochi e credo che ciò vada attaccato per primo. Noi faremo la nostra parte del nostro meglio. Ma qui siamo in presenza di una colossale truffa, che viene dal nervosismo che continuo ironicamente a menzionare, che è fatta a spese delle imprese e dei cittadini» (fonte, fra l’altro, https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/03/12/caro-benzina-cingolani-colossale-truffa-il-nervosismo-dei-mercati-arricchisce-poche-persone-a-discapito-dei-cittadini/6523734/).
Sono parole che colpiscono perché dette da un personaggio pubblico – che nel suo ruolo centrale in questo particolare momento e che, evidentemente, ha accesso ad informazioni privilegiate – che conoscono pochi precedenti nella storia repubblicana per il coraggio manifestato di rendere nota qualcosa che tutti hanno sotto gli occhi da decenni ma, che finora, è rimasta sempre sotto traccia anche da precedenti governi quasi a giustificare tout court coloro che “fanno i prezzi” e un oligopolio globale quale quello del petrolio, del gas naturale, dei carburanti e delle materie prime combustibili. Un mercato che in questi giorni è apparso “isterico” per l’impennata visibile e prima inconcepibile dei costi, evidentemente non giustificata dal conflitto ucraino-russo o da altre congiunture, se lo stesso ministro l’ha definita come «… una colossale truffa…».
Tali deduzioni rese pubbliche da uno scienziato quale il Professor Cingolani che occupa un ruolo chiave nell’apparato centrale dello Stato, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, meritano senz’altro un approfondimento da parte della magistratura inquirente per accertare possibili reati e, dunque, perseguire eventuali colpevoli di una voragine inflazionistica improvvisa che sta causando già nei pochi giorni in cui si è verificata, danni gravissimi in capo alla cittadinanza tutta e alle imprese. Ecco perché in data odierna abbiamo presentato un esposto denuncia all’Autorità Giudiziaria perché indaghi immediatamente e senza ulteriore indugio in merito.