Una pietra di grosse dimensioni, è stata lanciata ieri sera intorno alle 20.00 contro gli agenti del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, in servizio di piantonamento presso l’ingresso del campo nomadi di Via di Salone.
CAMPO NOMADI VIA DI SALONE. SASSI CONTRO LA POLIZIA LOCALE. MILANI (SULPL) SOLIDARIETÁ AI COLLEGHI MA SI TORNI AI CONTROLLI SU QUESTE SACCHE DI ILLEGALITÁ
Sull’episodio è intervenuto il commento del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che in una nota del Segretario Romano Aggiunto Marco Milani, denuncia l’abbandono delle politiche di controllo nei campi: “Il masso scagliato contro i colleghi impegnati nel piantonamento del campo nomadi di Via di Salone, cui va tutta la nostra solidarietà, riporta alla luce una serie di annosi problemi che vanno dai piantonamenti di facciata richiesti agli ingressi dei campi ai caschi bianchi romani, fino ai mancati riconoscimenti legislativi e contrattuali, dei particolari rischi cui si espone chi svolge un attività di sicurezza urbana, rispetto al resto dei lavoratori comunali.
Taser alle forze dell’Ordine, ma non alla Polizia Locale. Milani (SULPL): “Ennesima discriminazione”
A questi problemi deve aggiungersi il completo abbandono negli ultimi tempi, di un’efficiente politica di controllo all’interno dei campi, purtroppo da sempre, enclave di illegalità, anche a causa dell’elevata concentrazione di soggetti con vissuti criminali importanti.
Persino reparti come la U.O. S.P.E., nati con la funzione di controllare l’emergenza nomadi, hanno abdicato a questa loro precipua funzione, risentendo della mancanza di una chiara politica di indirizzo del Corpo e del riordino professionale dello stesso”
GRAVE IMTIMIDAZIONE ALLA POLIZIA LOCALE NEL CAMPO NOMADI SALVIATI UGL–PL: CHIEDIAMO CHIAREZZA DEI RUOLI
Nella serata di ieri una nostra pattuglia in servizio di piantonamento presso il campo nomadi di via di Salone, è stata fatta oggetto di un lancio di una pesante pietra che, forse proprio per il peso, non è arrivata per poco a bersaglio dei colleghi. Ricordiamo che da diversi anni la sola Polizia Locale è chiamata al presidio fisso dei campi nomadi per il controllo dell’accesso negli stessi consentito solo agli autorizzati.
“C’è bisogno ora che venga fatta chiarezza sull’accaduto – reclama Sergio Fabrizi del Coordinamento Nazionale della UGL–Polizia Locale – per capire se si tratti di una intimidazione per l’insofferenza del campo verso il mantenimento di queste politiche di gestione nei loro confronti, come anche apparso pochi giorni fa sul sito di Roma Capitale, oppure di una grave goliardata a danno dei colleghi in servizio.
Ma occorre più che mai chiarire la posizione del ruolo della Polizia Locale, considerato che anche dai vertici del Comando si afferma che la Polizia Locale ha compiti diversi dalle Forze dell’Ordine e, sicuramente, questo servizio non ha a che fare con mansioni di viabilità o di Polizia amministrativa, ma poi continuiamo a restare in prima linea su tanti fronti dell’Ordine Pubblico come questo o negli sgomberi alloggiativi o nella movida notturna”.
Ci rivolgiamo quindi al Sindaco perché almeno in ambito locale venga definito il nostro ruolo, in attesa della sospirata riforma della legge–quadro da parte del Governo, ricordando che tra le tante funzioni assegnate per legge alla Polizia Locale, quella di agenti di P.S. resta una facoltà di richiesta del Sindaco al Prefetto – concludono dal Sindacato.
IL COORDINAMENTO UGL POLIZIA LOCALE