Cronaca

Roma, sommerso dai debiti e con il vizio del gioco: 52enne tenta il suicidio dal Ponte di Ferro

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Roma, sommerso dai debiti e con il vizio del gioco: 52enne tenta il suicidio dal Ponte di Ferro

Un 52enne, con il vizio del gioco e autodichiaratosi pieno di debiti, ha tentato di farla finita gettandosi dal fiume Tevere due giorni fa. L’uomo voleva gettarsi dal Ponte di Ferro. Viveva a Roma con la sua famiglia, e per fortuna è stato salvato dai Carabinieri.

Tuttavia, la vicenda dell’uomo, che vive nella Capitale assieme alla sua famiglia, ha fatto luce su un mondo “sommerso” e spesso trascurato come quello di chi ha il gioco compulsivo “nel sangue”. A prendere voce, in questo caso, è l’associazione Codici, che mette in guardia anche sul fenomeno dell’usura.

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Un gesto estremo per porre fine ad una situazione disperata. È quello a cui ha pensato un uomo di 52 anni, che lunedì pomeriggio è salito sulla balaustra del Ponte di Ferro a Roma pronto a gettarsi nel vuoto. L’allarme lanciato da alcuni passanti e l’immediato intervento dei Carabinieri hanno evitato la tragedia. Resta la gravità dell’episodio, su cui l’associazione Codici richiama l’attenzione delle istituzioni, considerando anche che le indagini avviate dai Carabinieri puntano a verificare se dietro i debiti di gioco riferiti dall’uomo possano esserci la ludopatia o l’usura.

“Prima di tutto – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – vogliamo rivolgere un plauso a quei cittadini che si sono accorti di quanto stava succedendo e hanno dato l’allarme, ed ai Carabinieri che sono accorsi, con il militare che è riuscito a convincere l’uomo a desistere. Fortunatamente si è riusciti ad evitare la tragedia, ma il lieto fine non deve far passare in secondo piano quanto accaduto. La pandemia ha prodotto effetti devastanti, anche a livello economico e psicologico. Sempre più persone sono in difficoltà, non riescono a far fronte ai pagamenti e finiscono per essere schiacciate dai debiti.

A questo si aggiunge l’illusione di poter risolvere tutto con una vincita al gioco. Si spiega anche così l’aumento dei casi di ludopatia, un’emergenza nell’emergenza, per la quale abbiamo potenziato il nostro servizio per fornire un’assistenza maggiore e ancora più capillare. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: chi si trova in difficoltà, chi ha debiti, chi ha una dipendenza dal gioco non deve vergognarsene e non deve pensare che sia tutto finito. Ci sono associazioni, come la nostra, che forniscono supporto ed assistenza, a cui è possibile rivolgersi per ricevere un aiuto. Anche le istituzioni, però, devono fare la loro parte. Serve più attenzione, un impegno maggiore.

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A proposito di istituzioni, abbiamo più volte invitato il Sindaco Roberto Gualtieri ad un confronto per analizzare la situazione ed individuare una strategia comune in grado di aiutare i romani che si trovano, ad esempio, in una condizione di sovraindebitamento. Questo perché in questi casi c’è il rischio che per cercare di uscirne fuori si finisce per chiedere aiuto agli usurai. Non abbiamo ancora ricevuto un riscontro da parte del primo cittadino, ma non ci arrendiamo, perché siamo convinti che la situazione richiede l’impegno di tutti”.

Foto di repertorio