Cronaca

Ladispoli, controlli e multe nelle zone della movida: il report

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Ladispoli, controlli e multe nelle zone della movida: il report

Sono proseguiti anche ieri i controlli straordinari disposti dal Questore nelle zone della c.d. “Movida” dove insiste un’alta concentrazione di giovani frequentatori di locali: intensificati i servizi di prevenzione e di controllo del territorio volti ad evitare, intercettare e, ad ogni modo, sanzionare eventuali comportamenti illeciti, e a disciogliere assembramenti in contrasto con la normativa per il contenimento del diffondersi del Covid-19 e sanzionare la vendita di bevande alcoliche ai minori.

In particolare, stanotte, a Ladispoli, gli agenti della Polizia di Stato del locale Commissariato, con l’ausilio dell’Unità Cinofila dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno identificato 90 persone, di cui 15 di origini straniere, 32 minori e 20 con precedenti di polizia, controllato 10 veicoli ed elevato 3 sanzioni al codice della strada.

90 i green pass verificati dai poliziotti e 6 le sanzioni amministrative elevate per violazione della normativa anticovid.

5 gli esercizi commerciali controllati: 3 per vendita e somministrazione bevande e 2 sale slot. 2 esercizi sono stati sanzionati.

Nel corso del pattuglione, con l’ausilio dei cani antidroga, gli agenti hanno controllato un esercizio commerciale sito in via del Mare dove hanno rinvenuto, all’esterno e precisamente tra i tavolini, un involucro contenente hashish, mentre all’interno, dietro i divani, ulteriori 2 involucri della stessa sostanza stupefacente, successivamente sequestrata a carico di ignoti.

Il titolare è stato sanzionato per aver somministrato bevande alcoliche a minori e per questo sarà denunciato all’Autorità Giudiziaria, gli è stata contestata, inoltre, la violazione della normativa in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro.

Infine 2 giovani avventori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per oltraggio a Pubblico Ufficiale e per rifiuto di fornire le proprie generalità.