Cronaca

Polizia Locale Roma, vigili disarmati. SULPL: “Gualtieri intervenga presto su un corpo allo sbando”

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Di seguito il comunicato del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, SULPL.

Il comunicato stampa

È notizia di ieri, emersa in commissione Statuto Roma Capitale, come le strutture mediche della polizia di stato, e dell’ospedale militare del Celio, si siano rifiutate di prestarsi alla verifica triennale dei requisiti psicofisici degli appartenenti al Corpo di Polizia cittadino, il tutto a ridosso della scadenza per oltre 700 agenti, che rischiano ora di vedersi ritirata l’arma di ordinanza.

Sul preoccupante episodio, che rischia di veder fortemente limitare l’efficienza e l’esistenza stessa, di taluni particolari i servizi di Polizia Urbana, è intervenuto il CSE-SULPL, (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) che in un’ accorata nota del Segretario Romano Aggiunto Marco Milani, chiede l’immediato intervento del Sindaco Gualtieri, per “riprendere in fretta le redini di un Corpo che appare da tempo allo sbando”.

” Il pericolo di disarmo del Corpo di Polizia Locale, dovuto ad un regolamento sulle armi che, unico tra le forze di polizia prevede come i caschi bianchi romani devano sottoporsi a ripetute visite mediche periodiche, costituisce una vera sciagura per le casse comunali ed un concreto pericolo di paralisi delle attività del Corpo con gravissime conseguenze per la sicurezza cittadina. Ricordiamo come ai sensi del Decreto Ministeriale 145/87, che disciplina il regolamento sulle armi, agli agenti di Polizia Locale che rivestono la qualifica di agenti di Pubblica Sicurezza, i servizi esterni e notturni, sono preclusi qualora essi siano sprovvisti del previsto armamento. Non riusciamo nemmeno ad immaginare le nefaste conseguenze per la sicurezza cittadina qualora gli agenti dovessero ritirarsi dal presidio del territorio a partire dalle 700 unità i cui requisiti appaiono in scadenza. Non riuscendo a capire come sia possibile arrivare a ridosso di situazioni del genere, anche a causa di un regolamento sbagliato che, unico tra le forze di polizia, prevede la periodicità di costosi controlli, chiediamo al Sindaco Gualtieri di affrettarsi a riprendere in mano le redini di un Corpo, ormai evidentemente allo sbando.

Non sarà demandando tali accertamenti alle ASL con i loro elefantiaci tempi di prenotazione degli esami specialistici, che si riuscirá ad evitare il rischio paralisi, bensì con un riordino da troppo tempo atteso, del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, che veda finalmente il pure previsto, recepimento delle normative regionali in materia, del riordino delle carriere, dell’istituzione della categoria dei sottufficiali, al pari di tutti gli altri comuni del Lazio e sopratutto la valorizzazione delle professionalità interne in luogo di estemporanee figure che,sebbene accolte come risolutrici di annosi problemi appaiono non andare oltre la mediocre gestione dello status Quo”, concludono dal sindacato.

Foto di repertorio