Ambiente

Colleferro, il Comitato Residenti sull’aumento volumetria discarica: “Nuova campagna MobilitiamoCI”

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Colleferro, nuove norme sulle discariche: nasce il coordinamento nazionale per l'ambiente

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Lanciamo una nuova campagna “MobilitiamoCI” come risposta alla notizia dell’incremento della volumetria della discarica di colle Fagiolara, a Colleferro, deciso con atto formale della Regione Lazio (Delibera di Giunta N. G11840, 14.10.2016) contro una presunta emergenza rifiuti.

Ne abbiamo avuto informazione dai social, dopo che per anni se ne è parlato ovunque, senza decidere nulla nei Consigli comunali dei Comuni della valle del Sacco e lasciato troppa discrezionalità alla Regione Lazio, mentre comitati e associazioni, riuniti nella campagna RifiutiamoCI-RifiutiamoLI, erano in perenne allerta.

Dopo Gomorra sappiamo che l’emergenza rifiuti è una truffa per noi e un alibi per “loro”, situazioni straordinarie che vengono create per favorire l’industria della spazzatura, per un motivo o per un altro, non per incapacità, ma per scelta politica.

Questa Delibera non è la risposta ad una situazione di emergenza; è un atto di indirizzo politico e di pianificazione che nega qualsiasi politica sostenibile in materia ambientale e dei rifiuti: la Regione continua come sempre ad abbancarli in discarica e a bruciarli negli inceneritori, senza nessun programma di prevenzione.

Dimostriamo qui, citando gli atti finora adottati, che non c’è nessuna emergenza, semmai c’è una grande capacità di visione e di programmazione, molto lontana dalla inversione di tendenza che i cittadini vorrebbero e che l’Europa chiede, mai contrastata davvero dai nostri amministratori!

Nel 2009 l’ex Sindaco Cacciotti non si oppose in alcun modo al Piano di riordino della discarica di colle Fagiolara, che aumentava la sua volumetria e di cui diremo più avanti, né lo ha fatto il Sindaco Sanna contro la Deliberazione di Fabbisogno sulla gestione dei rifiuti del 2016.

Partiamo da quest’ultima Deliberazione del 22 aprile 2016, n. 199, che richiama il programma di prevenzione nella formazione dei rifiuti, varato dal Ministero dell’Ambiente.

Le province, Roma Città Metropolitana e Roma Capitale nelle loro proposte non hanno previsto la riduzione della produzione dei rifiuti”, vale a dire che queste amministrazioni non ipotizzano nemmeno sulla carta una significativa crescita della percentuale di differenziata da qui agli anni a venire.

Dopo 17 anni dalla direttiva comunitaria 1999/31 sulla riduzione del conferimento di rifiuti in discarica viene messo nero su bianco che le frazioni organiche dei rifiuti finiscono in discarica. Questa è la scelta della Regione, non è emergenza, è la nostra priorità!

Tutto il contesto normativo, le previsioni e le scelte politiche sulla gestione del ciclo dei rifiuti dei prossimi anni vanno nella stessa direzione del passato: sì a discariche, inceneritori, TMB, no all’economia circolare del recupero, riuso, riciclo.

La Regione Lazio con la Deliberazione di Fabbisogno ha previsto di portare il conferimento di colle Fagiolara dagli attuali 33 mila metri cubi a 600 mila metri cubi di volumetria, disponibili a seguito dello spostamento degli elettrodotti di Terna, che si trovano all’interno sito.

Il quantitativo aumenterà di 18 volte! E cosa succederà quando nel 2019 scadrà il contratto e nell’impianto di discarica ci sarà ancora capienza? Che Colle Fagiolara diventerà la più grande discarica regionale!

La Regione Lazio quindi non avendo ancora adottato un Piano di prevenzione rifiuti con la Delibera di Giunta N. G11840, del 14.10.2016 autorizza Lazio Ambiente spa a conferire, presso il sito colleferrino, oltre 24 mila tonnellate di rifiuti, 32 mila metri cubi, circa 300 tonnellate di rifiuti al giorno, scarti del TMB di Latina, che raccoglie i rifiuti di Roma e provincia.

Nel contempo la Regione autorizza “una modifica non sostanziale per una sopraelevazione della collina di discarica da 280 a 287 metri sul livello del mare per “tamponare” la situazione, mentre lavora per lo spostamento dei tralicci dell’alta tensione.

Ci allarma in modo particolare anche l’impatto che avrà sull’ambiente e sulla salute il recente decreto del Governo (DPCM del 10 Agosto 2016 pubblicato sulla GU del 5.10.2016) sugli inceneritori, attuativo del famigerato “Sblocca Italia” che continua ad avallare il sistema dell’incenerimento.

Contro questo stato di cose le forze sociali del territorio sono pronte a mobilitarsi ed i nostri rappresentanti devono attivare tutte le forme di partecipazione e di coinvolgimento.

Chiediamo la convocazione urgente del Consiglio comunale per ascoltare il Sindaco Sanna e gli altri consiglieri. Vogliamo conoscere la posizione dell’Amministrazione comunale che auspichiamo sia contraria a qualsiasi ipotesi di accrescimento della discarica perché l’unico progetto sostenibile deve essere quello di porre le premesse per la sua definitiva chiusura. Ciò che altri hanno deciso deve essere riconsiderato!

Chiediamo che le associazioni e i comitati siano ascoltati nella predisposizione di un atto di indirizzo alla Regione Lazio da votare in Consiglio comunale.

Chiediamo una presa di posizione da parte di tutti i Sindaci della valle del Sacco che, con il loro voto, hanno sostenuto l’elezione nel Consiglio della città metropolitana di Roma del Sindaco Sanna e del consigliere comunale Cacciotti.

A loro chiediamo di sollecitare una discussione sui rapporti tra Regione ed enti locali in materia di concertazione e di leale collaborazione tra amministrazioni pubbliche con riferimento a questa ultima vicenda nel Consiglio metropolitano, chiedendone la convocazione immediata.

Chiediamo una riunione ai Sindaci del Tavolo di Coordinamento dei Comuni della valle del Sacco e delle province di Roma e Frosinone che devono promuovere una politica di rapporti di cooperazione e relazioni istituzionali con la Regione per evitare scavalcamenti e imboscate al buio.

Al Comune di Colleferro chiediamo di difendere la nostra salute ricorrendo alla giustizia amministrativa, impugnando la Delibera regionale sull’aumento della volumetria della discarica e il provvedimento del Governo in materia di inceneritori, davanti al TAR del Lazio, cosa che faremo per parte nostra.

Chiediamo nuovamente la costituzione dell’Osservatorio ambientale previsto dallo Statuto comunale.

Ina Camilli

Rappresentante Comitato residenti Colleferro