I Carabinieri della Compagnia di Sora sono impegnati dalle prime ore del mattino di oggi 23 maggio 2022 nell’esecuzione di un provvedimento Cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Cassino, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino e che ha consentito di raccogliere fondati indizi di responsabilità a carico di tre persone responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. L’attività investigativa è stata condotta per diversi mesi dai militari della Stazione Carabinieri di Isola del Liri, con il fondamentale supporto dei colleghi del Nucleo Operativo della città Volsca.
In particolare, l’indagine esordiva con il controllo di un giovane, nel febbraio 2020, nel centro abitato di Isola del Liri, che si liberava di “una dose” di Crack, un tipo pericolosissimo di sostanza stupefacente. Nella circostanza i Carabinieri, con una serie approfondita di verifiche sulla presenza in Isola del Liri e sugli spostamenti di alcuni soggetti e dall’analisi, effettuata nei giorni successivi, di flussi di comunicazione, comprendevano non solo che lo stupefacente era stato acquistato proprio nella “città della cascata” ma che ci poteva essere un gruppo di persone che, collegate tra loro, ne facesse un commercio continuo e costante.
Si poteva così, con una serie di servizi di osservazione e pedinamento, riuscire ad identificare coloro i quali potessero far parte del gruppo di spacciatori, iniziando una serie di attività tecniche di pedinamento ed intercettazione tese a raccogliere, seguendo pedissequamente le indicazioni fornite dal Pubblico Ministero inquirente, tutti gli elementi di responsabilità sui soggetti poi individuati; ciò al fine di consentire di sostenere queste valutazioni nelle richieste poi effettuate al Giudice per le Indagini Preliminari.
Nel corso delle attività di intercettazione e dei conseguenti servizi svolti dai Carabinieri, nel periodo da settembre a dicembre 2020, venivano acquisite informazioni fondamentali per individuare i luoghi dello spaccio ma soprattutto per stabilire le modalità con cui avveniva e contrastare tutte le contromisure messe in campo dagli indagati.
All’esito delle prime verifiche, venivano individuati tre soggetti operanti a stretto contatto tra loro.
In particolare i primi due, un 39enne ed un 34enne entrambi di Isola del Liri, quasi sempre insieme, si spostavano per i Comuni di Isola del Liri e Sora a seguito degli appuntamenti presi con i clienti con i quali stabilivano punti di incontro prevalentemente nei pressi dei locali pubblici – bar, pub e ristoranti – o nelle aree di parcheggio pubblico, ossia laddove arrivare in auto fosse agevole e un appuntamento assimilabile ad un incontro fortuito. Un saluto veloce, uno scambio al volo stupefacente/denaro e poi via, separati per le rispettive strade. I due, a bordo dell’auto, semplicemente in giro in attesa del prossimo contatto ed il cliente in cerca di un luogo dove poter consumare lo stupefacente.
Numerosi i piccoli sequestri effettuati dai militari a seguito delle singole cessioni in cui venivano contestati agli acquirenti le dosi appena ricevute
Nelle conversazioni intercettate i riferimenti allo stupefacente, ai clienti, alle consegne e al denaro erano chiarissimi. Si sentivano chiaramente il fruscio delle banconote ed i due indagati che contavano a voce alta scandendo i numeri delle banconote. Non mancavano i commenti sull’aver terminato la droga e sulla necessità di dover preparare nuove dosi.
Un giro di affare grandissimo che abbracciava l’area tra i comuni di Sora ed Isola del Liri, che i Carabinieri sono riusciti a ricostruire monitorando gli spostamenti degli spacciatori ed identificando molti dei loro acquirenti. Anche qui nelle intercettazioni venivano fatti commenti sull’elevato numero di clienti piuttosto che sul ricavato, in €uro, della vendita.
Uno degli aspetti più inquietanti emerso dalle indagini era, però, il fatto che dopo essersi approvvigionati della sostanza stupefacente dai propri fornitori, per incrementare al massimo i guadagni, procedevano personalmente, a volte addirittura in macchina, “al taglio” della sostanza stupefacenti utilizzando dei prodotti acquistati in farmacia. Un procedimento azzardato e folle perché mischia lo stupefacente che è già di per se una sostanza chimica molto pericolosa con altre sostanze senza alcun criterio scientifico/medico, mettendo a rischio la vita di tutti i loro “clienti”. Così quattro grammi “puri” diventavano dieci grammi in dosi, con acquirenti a volte scontenti ma il più delle volte costretti a dover ricorrere a molteplici acquisti per soddisfare la propria necessità fisica.
In data 7 novembre 2020 i Carabinieri della Stazione di Isola del Liri arrestavano entrambi “beccandoli” mentre cedevano una dose di stupefacente ad un 55enne (allora) di Sora che veniva prontamente fermato. I due spacciatori si erano dati alla fuga venendo però seguiti ed arrestati poco dopo. All’epoca furono tradotti ai domiciliari in attesa della convalida.
Nel corso delle intercettazioni e delle attività di riscontro emergeva la figura della terza persona indagata, un 50enne di Sora, rivelatosi uno dei fornitori dove il duo acquistava parte dello stupefacente per la successiva vendita. In particolare, i Carabinieri potevano monitorare le “puntate” fatte in auto fino al punto d’incontro stabilito con il fornitore e documentare gli incontri.
Così, l’11 novembre 2020, uno dei due arrestati appena scarcerato a seguito della convalida, veniva fermato poco dopo aver effettuato un prelievo dal fornitore e arrestato nuovamente. Nell’occasione, in cui non era presente l’autista, era stato trovato in possesso di 6,5 grammi di cocaina. Anche quella volta era finito ai domiciliari.
Con le tre ordinanze eseguite in data odierna il GIP ha accolto le risultanze di indagine e la validità degli elementi a carico di tutti e tre i soggetti, graduando le esigenze cautelari e disponendo: