Disponibilità finanziarie, quote societarie e automezzi, per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro, sono stati sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale della Capitale, in esecuzione di un decreto emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Civitavecchia, su proposta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 27 persone – tra rappresentanti legali di società e ditte individuali – indagate per l’ipotesi di reato di indebita compensazione di debiti fiscali e contributivi con crediti d’imposta inesistenti.
SEQUESTRATI BENI PER 6 MILIONI DI EURO E DENUNCIATE 29 PERSONE
Il provvedimento costituisce l’epilogo di indagini svolte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Ladispoli, che hanno fatto piena luce sull’attività di una consulente tributaria, che aveva ideato un “pacchetto chiavi in mano” per consentire alle imprese coinvolte di abbattere le proprie pendenze con il Fisco.
Gli accertamenti hanno permesso di appurare che altri 130 contribuenti – sanzionati in via amministrativa – si sarebbero avvalsi dei “servizi” offerti dalla donna compensando crediti inesistenti per importi inferiori alle soglie di rilevanza penale.
Complessivamente, ammontano a 9,3 milioni di euro le imposte e i contributi non versati all’Erario grazie al
sistema fraudolento orchestrato dalla consulente.
Allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e in attesa di giudizio definitivo vale la presunzione di non
colpevolezza degli indagati.
L’operazione si inquadra nella più ampia azione posta in essere dall’Autorità Giudiziaria e dalla Guardia di
Finanza a contrasto delle frodi fiscali, che alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli
imprenditori onesti