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Genazzano, la centoquarantesima edizione dell’infiorata e processione del Sacro Cuore

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Genazzano, quest’anno, celebra due rilevanti ricorrenze: la centoquarantesima edizione dell’infiorata e processione del Sacro Cuore e il decimo anniversario del Guinness World Records.  La manifestazione nata come festa parrocchiale, fu istituita dal Cardinale Vincenzo Vannutelli e celebrata per la prima volta nel 1883. Svolsero un ruolo importante nella diffusione della Festa, i parroci della chiesa di San Paolo Apostolo, don Serafino De Bellis e il suo successore Don Luigi Lucidi.

La storia e i dettagli

La festa del Sacro Cuore di Gesù ai suoi inizi era caratterizzata dal passaggio per le strade del borgo della Processione e dal lancio spontaneo di petali di fiori. In seguito si cominciò a disporre sulle strade i fiori, a modo di tappetto.  Da allora, ogni anno, la manifestazione non ha conosciuto interruzione né in periodi di guerra né a causa delle condizioni meteorologiche avverse e neppure per la recente emergenza epidemiologica da COVID

L’Infiorata di Genazzano è il cuore di un paese portato nelle vie e per le piazze, è la cultura e la tradizione messe in scena dai nonni con l’aiuto dei figli e dei nipoti. Il passato, il presente e il futuro che lavorano fianco a fianco. Non vi è abitante del paese che non abbia, almeno per una volta, partecipato alla realizzazione dell’infiorata oppure al corteo religioso. Accanto al titolo di “longeva tradizione storica” c’è quello più prestigioso acquisito nel 2012: il Guinness World Records di Londra ha premiato gli abitanti di Genazzano, per aver realizzato qualcosa di differente dalle infiorate di altri paesi, cioè l’Infiorata più grande del mondo “the largest flower petal carpet”. 1642,57 metri quadrati di tappeto infiorato, senza soluzione di continuità e  tutto costituito soltanto di petali di fiori.

La settimana precedente la festa, i rioni storici, attualmente 17 suddivisi in 25 gruppi, provvedono alla raccolta di fiori naturali nelle campagne (ortensie, “lingue di cane”) e sui monti Prenestini (ginestre); ad oggi, le varietà locali non bastano, è necessario occuparsi dell’acquisto di fiori più appropriati (garofani, crisantemina, gerbere, rose); alla successiva selezione e separazione dei petali colorati; alla loro conservazione nelle fresche cantine costruite nel tufo. La notte del sabato, dopo la mezzanotte, ciascun gruppo si dedica spontaneamente alla realizzazione del “bozzetto” utilizzando diverse consuetudini, il disegno a mano libera, lo spolvero, lo stampo metallico o di cartoncino o di legno e infine all’allestimento dei tappeti e quadri infiorati lungo il percorso stradale da Via San Paolo sino all’esterno di Porta Romana. Verso le otto del mattino della domenica, la prima di luglio, finalmente, ci si trova di fronte un tappeto policromo di fiori lungo oltre mille metri. Non è un sogno e nemmeno una magia, ma una realtà che si ripete da oltre cento anni.

Al piacere di vedere l’infiorata, i turisti potranno assistere alla Processione del Sacro Cuore, unica nel suo genere. Il Santissimo Sacramento viene portato in modo solenne e accompagnato da oltre 400 figuranti in costume che rievocano il Vecchio e Nuovo Testamento e la Storia della Chiesa. Il corteo, intervallato da misteri, promesse, crocifissi, lampioncini ed arazzi sacri è seguito dalla Banda Musicale. La processione sfila sul tappeto floreale, realizzato dai Rioni Storici, partendo da Piazza G. E. D’Amico alle ore 18:00, sino all’esterno di Porta Romana, tornando poi sotto il portale della chiesa di San Paolo.

La Sacra Rappresentazione richiede un’accurata preparazione, che va dalla ricerca del tipo di stoffa da usare per i costumi, al reperimento di svariati materiali ed accessori da utilizzare come ornamenti. Circa un mese prima della festa sono assegnate le parti da rappresentare. Compito che ha svolto con cura per oltre cinquant’anni Lina Tanzi e successivamente Olimpia Romano e Marina De Matti, dal 1989. I parroci, succedutisi nella chiesa di San Paolo, hanno contribuito con lodevole dedizione ad assicurare continuità alla celebrazione religiosa, Don Serafino De Bellis (1876 – 1940); Don Luigi Lucidi (1940 – 1975); i padri Agostiniani Antonino Giovannetti, Mario Ausili, Giovanni Gisondi, in avvicendamento (1976 – 1978);  Don Antonio Sbardella (1979 – 1993); Don Luciano Sgualdi (1993 – 1998); Don Marcello Schiavella (1998 – 2012) e Don Aleksandar Kamerer (2012 – 2022).                                                                                                          

Nel 2013 è stata inaugurata la Mostra Fotografica (oltre 2000 immagini), testimonianza dell’Infiorata e della Processione del Sacro Cuore dal 1883 ai giorni nostri. Tale mostra ha avuto la giusta collocazione, in un primo tempo, nelle sale “Martino V” Inferiori, del Castello Colonna sino a dicembre 2019. La Mostra dal 2020 è situata nelle sale Martino V Superiori. Il Museo, frutto di anni di lavoro e di ricerca fotografica, mira alla promozione e alla diffusione delle tradizioni storiche, artistiche, religiose e popolari del Paese, che raggiunge l’apice con la “Festa del Sacro Cuore” (prima domenica di luglio). Ogni anno viene ampliato con nuove foto messe a disposizione della Pro Loco da privati cittadini, da fotografi professionisti e amatoriali. La Mostra permanente è aperta al pubblico il sabato e la domenica.

Nei giorni di festa i visitatori potranno assistere a tanti eventi collaterali: intrattenimenti musicali, concerti, esibizione di gruppi folcloristici; degustare un buon bicchiere di vino; assaporare stuzzicanti prodotti locali; visite guidate alle bellezze del paese.