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Terremoto, scuole chiuse nelle province di Roma e Frosinone: si temono danni strutturali

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Diversi comuni della Provincia di Roma (tra i quali Palestrina e Cave, mentre per Genazzano e Bellegra non si hanno notizie certe) e Frosinone (Sora, Ceprano, Fontechiari, Monte San Giovanni Campano, Castelliri e Pontecorvo) hanno disposto per motivi cautelativi la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nella giornata odierna.

Le due forti scosse di terremoto avvertite nel tardo pomeriggio e nella serata di ieri (rispettivamente di magnitudo 5.3 e 5.9 della scala Richter) hanno indotto diverse amministrazioni comunali ad attuare un provvedimento cautelativo per verificare le condizioni degli edifici. Nella capitale, alcuni controlli strutturali sono stati effettuati soprattutto nelle zone del Nomentano e dell’Eur ed altri verranno fatti nelle prossime ore.

Per quanto riguarda la città di Frosinone, il Sindaco Ottaviani ha confermato che le scuole rimarranno regolarmente aperte, anche se prima dell’ingresso degli alunni verranno fatte alcune verifiche per escludere la presenza di qualsiasi problematica.

Da un punto di vista puramente tecnico, è bene ricordare che l’epicentro del sisma è stato individuato a 180 km in direzione nord rispetto alla provincia capitolina e ad oltre 200 km dalla ciociaria. La faglia interessata dalle ulteriori scosse d’assestamento continua a rompersi verso nord, escludendo quindi un prossimo coinvolgimento delle strutture situate nelle due province.