Nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che i Carabinieri di Riano hanno denunciato un 54enne del posto ritenuto responsabile dell’incendio colposo che ha mandato in fumo 30 ettari a Monte Perazzo nel Comune di Riano.
I fatti
È stato un piccolo focolare acceso dall’uomo per fare pulizia nel suo appezzamento ad innescare l’incendio che lo scorso 18 giugno ha generato notevole apprensione, arrivando anche a lambire un’abitazione che ha subito danni all’impianto idrico ed elettrico.
L’incendio inizialmente è stato domato da 3 autobotti dei Vigili del Fuoco e 4 mezzi della protezione civile di Riano. Successivamente l’attività d’indagine svolta dai Carabinieri della Stazione Riano ha permesso di risalire a un imprenditore edile del posto, al quale gli stessi militari hanno contestato anche la mancata pulizia del fondo di proprietà e il mancato rispetto del divieto di accensione dei fuochi, previsto per il periodo estivo. Le fiamme hanno inizialmente interessato terreno prativo per poi lambire abitazioni vicine propagarsi velocemente, anche a causa del forte vento.
La siccità, l’assenza di umidità notturna, il forte vento e le sterpaglie infatti hanno reso particolarmente difficili le operazioni di bonifica e contenimento dell’incendio. Le squadre antincendio e i vigili del fuoco sono dovuti intervenire anche nella giornata successiva per spegnere gli ultimi focolai rimasti attivi.