Riceviamo e pubblichiamo:
Gridavamo questo dopo la vittoria referendaria del 2011, e alla vigilia di un’altra consultazione referendaria intendiamo ricordare quel risultato a tutti quelli che non l’hanno rispettato.
E lo ribadiamo alla Giunta Raggi: scelga se stare con Suez e Caltagirone o con i cittadini e con la prima stella, quella dell’acqua pubblica.
Perchè proprio Acea SpA è protagonista del grande risiko dei servizi pubblici su scala nazionale. Un’azienda comunale nata durante la giunta Nathan e che oggi, privatizzata e *quotata in borsa, * mette in campo* strategie finanziarie *che nulla hanno a che vedere con la gestione di un servizio.
Tra le operazioni poco trasparenti di Acea proprio quella che riguarda la Marco Polo Srl: una “join venture” che coivolge anche AMA e EUR spa, che passa per Mafia Capitale e che si perde nell’ombra, lasciando un palazzo vuoto e tante domande “scomode”, che rischiano di essere scaricate sulla collettività.
Un simbolo, quello della Marco Polo, che incarna un modello fatto di *privatizzazioni* e esternalizzazioni che Governo Renzi e multinazionali come Acea SpA tentano di applicare a tutti i servizi pubblici.
Un modello al quale intendiamo contrapporre una strada diversa, fatta di responsabilità collettiva e partecipazione diretta.
Una strada che passa per gli spazi liberati nelle nostre città, spesso veri presidi di democrazia reale; che passa per la messa in discussione del debito illegittimo e del patto di stabilità imposto ai comuni, a partire da
quello gigantesco di Roma; che passa per la valorizzazione delle competenze dei lavoratori, fuori da logiche di esternalizzazione e precarizzazione.
Una strada che passa per la legge 5 della Regione Lazio, voluta da comitati e comuni proprio per rispettare i referendum 2011 e che la Giunta Zingaretti finge di aver dimenticato.
Ed è proprio a chi amministra il *Comune di Roma*, azionista di maggioranza di Acea SpA, che “dedichiamo” la giornata di oggi, perchè è tempo di uscire dal silenzio e passare all’azione sul tema dell’acqua e dei servizi
pubblici, a partire dalla piattaforma per la *ripubblicizzazione di ACEA.*
E la dedichiamo anche a chi Roma la vive ogni giorno, affinchè riprenda la *capacità di decidere*, superando la retorica del “degrado”, a partire dalle prime “consultazioni popolari” che si svolgeranno dal 13 al 20 novembre.
L’invito per tutte e tutti è quindi quello a passare al presidio di via Marco Polo 31, dove saranno attivi banchetti informativi e sportelli contro i distacchi idrici, ma anche a fare pressione sulla giunta Raggi,
affinchè entro oggi giunga una risposta chiara sull’apertura di un tavolo di confronto sulle ripubblicizzazioni e sulla piattaforma Acea, a partire dalla partecipazione al Consiglio Popolare dell’acqua e della democrazia
convocato per le 17.00