Gli uomini del commissariato Viminale, durante lo svolgimento dei servizi di controllo del territorio, hanno arrestato un cittadino somalo di 34 anni perché gravemente indiziato del reato di rapina aggravata.
Transitando in via Magenta, i poliziotti hanno notato un uomo molto agitato che ha riferito loro di essere stato appena derubato del portafogli da un soggetto che, dopo averlo percosso, lo ha anche ferito superficialmente con un piccolo coltello. La vittima è riuscita ad indicare agli investigatori l’aggressore, che nel frattempo si stava dando alla fuga. Immediatamente raggiunto, il 34enne è stato fermato dai poliziotti con non poche difficoltà e all’interno del borsello che aveva al seguito è stato ritrovato il portafogli del suo connazionale appena derubato. L’arresto è stato convalidato con applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.
Ad essere arrestato per rapina, anche un 49enne che, ieri pomeriggio, dopo essere entrato all’interno di un esercizio commerciale di via Antonio Ciamarra, approfittando della distrazione dei dipendenti, ha tentato di aprire il registratore di cassa prendendolo a calci e, non riuscendoci, si è impossessato di un portafoglio lasciato su un mobiletto. Fuggito a bordo di uno scooter, è stato individuato e bloccato subito dopo dagli agenti del Commissariato Tuscolano e della Sezione Volanti. Il 49enne ha tentato di opporre resistenza colpendo gli agenti, ma è stato bloccato e accompagnato negli uffici di polizia. L’arresto è stato poi convalidato.
Sono stati invece gli agenti della polizia giudiziaria del Commissariato Spinaceto a rintracciare, sottoponendolo a Fermo di polizia giudiziaria, un cittadino italiano 31enne, gravemente indiziato del reato di rapina. Lo scorso 16 luglio, infatti, l’uomo aveva rapinato e ferito con un coltello il dipendente di un minimarket dopo aver rubato il registratore di cassa. Già noto ai poliziotti per i suoi precedenti di polizia, è stato riconosciuto in zona Tor de Cenci e accompagnato presso gli uffici di polizia. Anche per lui il fermo è stato convalidato con applicazione della custodia in carcere.
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I poliziotti del X distretto Lido di Roma, invece, hanno dato esecuzione, all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma e richiesta dalla Procura della Repubblica, nei confronti di un cittadino italiano di 51 anni. L’uomo è stato condannato a 3 anni e 10 mesi di reclusione, oltre che al pagamento di 1200 euro di multa con l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, per i reati di estorsione in concorso e truffa.
Sempre gli uomini del X distretto Lido di Roma hanno dato esecuzione ad un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, nei confronti di un cittadino nato a Milano di 43 anni. L’uomo, rintracciato all’interno di un campo rom nella zona di Acilia, nel 2015 poiché gravemente indiziato di una violenta rapina con l’utilizzo di una pistola nei confronti di una prostituta, alla quale aveva sottratto 240 euro ed il telefono cellulare. Il 43enne dovrà scontare la pena di anni 4 e mesi 6 di reclusione.
Gli uomini del IV Distretto San Basilio hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Roma, nei confronti di un cittadino italiano di 46 anni. L’uomo è stato condannato a alla pena di 6 anni di reclusione ed al pagamento di 76.751,64 euro di multa, per cumulo di reati, con l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.