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Carceri\Università. Roma Tre per il diritto allo studio dei detenuti

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Rinnovata la convenzione tra l’ateneo, il  Ministero della Giustizia – Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Lazio e il Garante dei detenuti della Regione Lazio 

Roma, 29 ottobre 2016. Garantire ed agevolare l’accesso dei detenuti agli studi universitari: è questo l’obiettivo della convenzione firmata ieri pomeriggio dal rettore dell’Università degli Studi Roma Tre, Mario Panizza, dal Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria del Lazio, Abruzzo e Molise, Cinzia Calandrino e dal Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasìa.

La convenzione prevede forme integrate di collaborazione tra le istituzioni con l’obiettivo di offrire ai detenuti l’opportunità di accedere agli studi universitari.

«Le azioni che Roma Tre realizza nelle carceri romane sono diverse e articolate», spiega il rettore Mario Panizza. «Con questa convenzione favoriamo lo studio universitario dei detenuti e, al contempo, i nostri studenti sono i protagonisti di una speciale collaborazione con i loro colleghi in carcere, che esoneriamo dal pagamento dei contributi universitari. Circa 50 studenti detenuti nelle carceri laziali hanno deciso di iscriversi a Roma Tre dal 2012, attualmente sono circa 30, con risultati in molti casi particolarmente positivi, specie nei corsi di laurea in Giurisprudenza e Dams».

A Roma Tre, nell’ambito del Progetto Diritti in carcere progetto all’avanguardia promosso dal professor Marco Ruotolo e realizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza, è attivo inoltre lo sportello legale “Diritti in carcere”, nato nell’ambito della clinica legale sui diritti dei detenuti Prison Law Clinic, un’attività formativa attivata nell’anno accademico 2014/2015. Lo sportello offre gratuitamente assistenza e consulenza legale ai detenuti in materia di esecuzione penale, diritto penitenziario e dell’immigrazione».

Ecco le azioni comuni previste dalla convenzione siglata ieri:

L’Università Roma Tre si impegna ad agevolare il compimento degli studi universitari dei detenuti ristretti presso gli istituti penitenziari del Lazio:

  1. a)         organizzando attività di tutoraggio con conseguente possibilità di interazione tra docenti e studenti detenuti, previe le autorizzazioni previste dalla legge e senza oneri per l’Amministrazione penitenziaria;
  2. b)        favorendo l’iscrizione part-time;
  3. c)        utilizzando l’insegnamento a distanza, ove impiegato dalla struttura didattica coinvolta e consentito dalle misure detentive,
  4. d)        individuando e comunicando i percorsi formativi accessibili agli studenti detenuti, al fine di garantire il completamento della carriera e l’effettiva possibilità di acquisire tutte le competenze necessarie per ottenere il titolo finale;
  5. e)        prevedendo, per quanto di competenza dell’Ateneo, l’adozione di provvedimenti destinati a esonerare gli studenti detenuti dal pagamento di tasse e contributi universitari;
  6. f)         mettendo a disposizione del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Lazio, Abruzzo e Molise e del Garante i regolamenti e le norme di Ateneo che disciplinano la carriera degli studenti e l’attività didattica.

L’Amministrazione penitenziaria si impegna a:

  1. a)         fornire gli spazi didattici necessari per lo svolgimento dell’attività di tutoraggio negli istituti penitenziari;
  2. b)         assicurare la continuità del progetto, la disponibilità, l’agibilità, la sicurezza e l’utilizzo degli spazi e disporre in ordine ad eventuali problemi di trasferimento dei detenuti studenti, salvo le esigenze di mantenimento dell’ordine e della sicurezza;
  3. c)         favorire, ove possibile, l’utilizzo dell’insegnamento a distanza;
  4. d)         trasmettere tempestivamente, per il tramite delle Direzioni degli istituti penitenziari coinvolti, ai referenti amministrativi di Roma Tre, indicati nel Regolamento di Ateneo per gli studenti sottoposti a misure restrittive della libertà personale, le richieste degli studenti per la fissazione delle prove d’esame;
  5. e)         agevolare l’ingresso negli istituti penitenziari dei docenti dell’Università Roma Tre incaricati di svolgere attività di tutorato o impegnati nelle commissioni d’esame, mediante il previo invio dei soli dati anagrafici degli stessi, ferma restando la necessità di identificazione all’ingresso;
  6. f)         favorire gli studi universitari, prevedendo in particolare, per i detenuti studenti, l’assegnazione, ove possibile, in camere e reparti adeguati allo svolgimento dello studio, rendendo inoltre disponibili appositi locali comuni;
  7. g)         favorire i detenuti studenti nella preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo, consentendo l’accesso ai canali di informazione bibliografica, di elaborazione e calcolo che si rivelino utili ai fini della predisposizione della tesi di laurea;
  8. h)         coinvolgere l’Università Roma Tre, nella progettazione di attività formative e di istruzione a favore della popolazione detenuta, sviluppando le necessarie collaborazioni con i referenti del MIUR, delle Regioni e degli Enti locali e delle agenzie di formazione accreditate, nell’ottica di promozione del modello integrato di istruzione e formazione professionale in accordo con le direttive europee del long life learning, anche al fine di utilizzare eventuali risorse di bandi per progetti finalizzati sia di carattere nazionale che internazionale.

Il Garante si impegna a essere elemento di raccordo tra le parti e i detenuti iscritti, assicurando in particolare:

  1. a)         il proprio supporto agli studenti detenuti nelle procedure di immatricolazione, iscrizione, nonché nelle altre pratiche che riguardino la carriera scolastica;
  2. b)         il coordinamento con la Regione Lazio e con Laziodisu – Ente per il diritto allo studio universitario affinché assicurino, nell’ambito delle rispettive competenze, il proprio sostegno per fornire agli studenti detenuti gli strumenti indispensabili allo studio, attraverso misure appositamente introdotte, che prevedano, tra l’altro, l’esenzione dal pagamento della tassa regionale, nonché l’acquisto di libri e di altri strumenti indispensabili allo studio.