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Infortuni sul lavoro in vertiginosa crescita nel 2022. USB: “Il reato di omicidio sul lavoro è necessario”

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USB e Rete Iside: "Più di 100 i morti di lavoro in questo inizio 2023, per fermare la strage istituire il reato di omicidio sul lavoro"

Di seguito, il comunicato stampa di USB e Rete Iside.

Infortuni sul lavoro, il comunicato stampa

L’Inail ha diffuso i dati delle denunce per infortunio nel primo semestre del 2022: tra gennaio e giugno sono state 441 445.

Si parla di un incremento vertiginoso del 41,1% rispetto allo stesso periodo del 2021, di questi infortuni, secondo quanto denunciato all’Inail, ben 569 hanno avuto un esito mortale. Crescono, quindi, sia gli infortuni sul luogo di lavoro, 273 282 nel 2021 contro i 392 516 nel 2022 (+43,6%), sia di quelli in itinere, che aumentano, invece, del 23,9%: da 39 480 a 48 935.

Anche le malattie di origine professionale sono aumentate, registrando un incremento del 6,8% rispetto al 2021 con 36 163 casi: patologie del sistema muscolo scheletrico e connettivo, del sistema nervoso e dell’udito sono quelle che interessano maggiormente lavoratori e lavoratrici.

Quanto emerge da questi dati è in linea con quello che da tempo sosteniamo come Unione Sindacale di Base e Rete Iside Onlus: in Italia salute e sicurezza sul lavoro sono sempre più spesso viste come costi da ridurre, a scapito delle vite di chi lavora e in favore di sempre maggiori profitti per la parte datoriale. Per porre fine a questo meccanismo perverso, che vede pochi arricchirsi grazie al sangue versato di lavoratrici e lavoratori, ribadiamo la necessità di introdurre il reato di omicidio sul lavoro come strumento di deterrenza: su questo tema abbiamo anche presentato una proposta di legge alla Camera, insieme alle deputate di ManifestA.

Nonostante la fine anticipata della legislatura, l’obiettivo di USB e Rete Iside rimane l’introduzione nel codice penale del reato di omicidio sul lavoro e su questo continueremo la campagna in ogni ambito.

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Grazie al reato di omicidio sul lavoro, infatti, tagliare i costi del lavoro aggirando o ignorando le norme a tutela di salute per accumulare profitti non sarebbe più visto come conveniente, costringendo chi fino ad oggi si è arricchito sulla pelle di chi lavora a prendere le dovute contromisure.

Come USB e Rete Iside, forti di una solida collaborazione che da anni va avanti sul tema salute e sicurezza sul lavoro, abbiamo intenzione di portare avanti questa importante campagna nei prossimi mesi, dando finalmente un freno reale alla strage di lavoratori in corso nel nostro paese.

Unione Sindacale di Base – Rete Iside Onlus

Foto di repertorio