Continua a crescere l’uso della rete per qualsiasi esigenza, anche in Italia: una tendenza costante iniziata qualche anno fa, inizialmente in tono minore vista la diffidenza di partenza e poi diventata molto più strutturale. Complice anche l’incremento di alcune dinamiche, ad esempio il ricorso massiccio a strumenti device come nel caso degli smartphone, oggi si ricorre ad internet per qualsiasi esigenza.
C’è chi non può più farne a meno per comunicare, dalle chat ai programmi di video conferenza, chi lo usa per informarsi, chi per fare acquisti online (i dati sugli e-commerce sono schizzati, anche per fare la spesa al supermercato) e chi per gestire il proprio conto. Ci sono poi i più arditi che ricorrono alla rete anche per investire, facendo ricorso al trading online tramite piattaforme o utilizzando proprio un servizio di home banking.
La cosiddetta popolazione digitale, ovvero quella che fa ricorso alla rete con costanza, è aumentate considerevolmente soprattutto negli ultimi due anni, complice la pandemia. Oggi questa platea sfiora, in Italia, l’80% con un tempo medio trascorso in rete che arriva quasi a 3 ore per ciascuno, con l’uso degli smartphone che è arrivato al 95% della popolazione.
I settori maggiormente penetrati
Quali sono i settori maggiormente interessati da questa dinamica? Oltre ai soliti, ovvero informazione, acquisti in rete, social, ad avere registrato l’incremento maggiore sono i comparti legati a health, quindi salute a 360 gradi; e i siti governativi, che tendono ad essere consultati maggiormente dopo la pandemia di Covid.
Il concetto di digitalizzazione ha quindi vissuto una crescita esponenziale a causa del Covid: una dinamica che si sta portando dietro tante altre situazioni, ad esempio l’incremento dell’advertising in rete. Oggi la pubblicità si muove sempre più in rete, una media di +25% su base annua. Un mercato cambiato in modo radicale, dalle fondamenta, che vede oggi un forte focus su social e media online in generale.
Italia sempre più digital ma ancora in coda in Europa
A fronte di queste dinamiche certamente positive e chiaramente nella direzione di una crescita, se si paragonano i numeri dell’Italia con quelli dell’Europa non c’è molto da stare allegri. Il nostro continua ad essere uno dei paesi UE con la percentuale più bassa di utenti che utilizzano internet; soprattutto per quanto riguarda l’informazione, visto che nel resto d’Europa i media online volano.
Secondo i dati Eurostat, la ragione di questa tendenza potrebbe essere riscontrata nel fatto che la televisione ha ancora uno strapotere evidente in Italia, soprattutto in considerazione del fatto che la nostra popolazione tende ad essere molto anziana. Un ritratto in chiaroscuro quindi quello che riguarda la penetrazione della tecnologia internet in Italia.