Roma – E’ un periodo davvero molto positivo a livello strettamente sportivo per il Castelverde. La Prima categoria ha vinto la sua quarta partita consecutiva ed è al secondo posto solitario del gruppo F, mentre anche dal settore giovanile agonistico arrivano tante belle soddisfazioni così come “riempiono il cuore” i bambini della Scuola calcio. Ma il club del presidente Maurizio Fiorini è attivissimo anche sotto il punto di vista della solidarietà come racconta il direttore generale Clemente Longo parlando di due belle iniziative del sodalizio biancoverde. «La prima è legata ai centri di accoglienza del territorio, in particolare alle strutture di via Fosso dell’Osa (che è molto vicina al centro sportivo del Castelverde, ndr) e di via di Rocca Cencia.
Il nostro club da ormai tre anni accoglie ragazzi di ogni età che vogliano fare un po’ di attività sportiva, aiutandoli a passare qualche momento di serenità e integrazione. Inoltre, tramite il nostro giocatore della prima squadra Meissa Maiga, stiamo aiutando alcuni bambini del Senegal fornendo loro un contributo economico utile magari per portare avanti gli studi e un po’ di materiale sportivo per divertirsi giocando a pallone». Ma il “filo diretto” con l’Africa e coi ragazzi dei centri di accoglienza non è l’unico progetto sociale che il Castelverde sta portando avanti. «Da un paio d’anni abbiamo aderito al programma ideato dal Comune di Roma e denominato “Sblocchi di partenza” – rimarca Longo – Nella sostanza andiamo incontro ai ragazzi che fanno parte di famiglie in difficoltà economica, permettendo loro di fare comunque un’attività sportiva e integrandoli nei nostri gruppi».
In chiusura il direttore generale del club capitolino spende due parole anche sulla Prima categoria di mister Domenico Tripodi e del dirigente responsabile Fabio Gelli che sta viaggiando a ritmi molto alti. «La programmazione societaria rimane la medesima: vogliamo che il gruppo della prima squadra valorizzi quelle che sono le risorse tecniche cresciute nel nostro settore giovanile. E’ chiaro che fa piacere essere in certe zone di classifica, ma non diamo nessuna pressione al mister e ai ragazzi che devono solo pensare ad esprimersi come stanno facendo» conclude Longo.