Il mordere fa parte della comunicazione del cane. Prima di mordere, il cane lancia sempre dei segnali. Un comportamento che può scaturire dal carattere ombroso dell’esemplare, dalla gelosia, territorialità, difesa o per reazione alla paura.
Tutti cani mordono. Tuttavia rischia una condanna per lesioni colpose il proprietario del cane aggressivo che morde perché lasciato senza guinzaglio e museruola. A maggior ragione se il proprietario ha violato l’obbligo di custodia e non ha adottato le precauzioni disposte dalle autorità. È quanto affermato dalla Corte di cassazione con una sentenza. La tesi del difensore non ha fatto breccia presso i giudici del Palazzaccio.
Per i giudici di legittimità, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che “La regiudicanda è stata trattata nel contesto di un unico processo inerente anche al reato di cui all’art. 650 cod. pen., ascritto al coimputato, di competenza del tribunale e relativo, secondo l’imputazione contestata, proprio alla mancata ottemperanza alle disposizioni emanate dai competenti organi amministrativi in ordine all’obbligo di adoperare museruola e guinzaglio, di non lasciare incustodito il cane e di porre la massima attenzione al comportamento dell’animale nonché di adottare idonee precauzioni affinchè non si verificassero ulteriori episodi di aggressione: imputazione, come si vede, così strettamente correlata a quella concernente le lesioni colpose in danno della donna aggredita da richiedere necessariamente il simultaneus processus, stante l’unitarietà della regiudicanda e in mancanza, d’altronde, del verificarsi di una delle ipotesi alle quali l’art. 18 cod. proc. pen. subordina la separazione dei processi”.