Attualità

Roma, il SULPL denuncia: “Polizia Locale, comandi trasformati in centri d’accoglienza: siamo le toppe ai problemi dell’Amministrazione”

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Roma, il SULPL denuncia: "Polizia Locale, comandi trasformati in centri d'accoglienza: siamo le toppe ai problemi dell'Amministrazione"

ROMA,POLIZIA LOCALE, COMANDI TRASFORMATI IN CENTRI D’ACCOGLIENZA: MORMILE (SULPL): ” ORMAI SIAMO LE TOPPE AI PROBLEMI DELL’AMMINISTRAZIONE” MILANI: ” CORPO ALLO SBANDO, INTERVENGA LA POLITICA”.

Sulle condizioni in cui versa il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, torna ad alzarsi di nuovo la voce del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che in una nota congiunta dei Segretari Romani aggiunti Bruno Mormile e Marco Milani, denuncia la vicenda dei gruppi territoriali, trasformati in centri di primissima accoglienza per minori, senza ovviamente, strumenti e locali idonei alla corretta tutela degli stessi.

“È diventata ormai prassi, da parte dell’associazione Civico 22, di condurre minori stranieri bisognosi di accoglienza, presso il gruppo “Sapienza”, in attesa che le strutture sociali del Comune di Roma, provvedano a collocare i minori medesimi, nei diversi centri disponibili sul territorio nazionale” Dichiara Bruno Mormile dal Sindacato, che continua: ” troppo spesso in questa funzione siamo abbandonati a noi stessi, con i minori che vengono vestiti e rifocillati, solo grazie al buon cuore dei nostri colleghi e che vedono i ragazzi, costretti a trascorrere le notti su giacigli improvvisati in quelli che dovrebbero essere a tutti gli effetti, gli uffici di Polizia, sebbene d ordinamento Locale. L’impressione è che il Corpo dei caschi bianchi Romani, venga quotidianamente utilizzato dall’amministrazione come una toppa con cui tamponare le proprie emergenze, distogliendo le giá precarie risorse dai compiti d’istituto.”

A rincarare la dose, dalla Segreteria del SULPL Marco Milani, che oltre ad inquadrare il fatto come una delle tante criticitá dell’attuale gestione, lancia un appello alla politica cittadina affinchè si appresti a riprendere in mano, le redini del Corpo ” Dopo lo scioglimento ed il demansionamento di nuclei operativi storici, quali il fotosegnalamento, il gruppo pronto intervento centro storico, il nucleo ambiente e decoro, l’abbandono dei serrati controlli sugli insediamenti abusivi da parte della Sicurezza Pubblica Emergenziale, ormai impiegata a fare vetrina nelle piazze del Centro, dobbiamo assistere alla nuova mansione di assistenti sociali ed accompagnatori, allestendo nei nostri uffici giacigli di fortuna, naturalmente subendo anche le critiche di coloro che, nelle giornate di pioggia e di traffico, ci accusano di non essere presenti nelle strade, forse inconsapevoli che della storica carenza organica di 3000 unitá, non se ne potrá nemmeno parlare fino al 2024.

Ci chiediamo quando il Sindaco Gualtieri e la politica cittadina, si decideranno a riprendere in mano le redini del Corpo, con i pure previsti indirizzi politici ed amministrativi, necessari ad evitare un Corpo allo sbando, magari provvedendo anche alla nomina di capaci dirigenti, di cui il Corpo stesso dispone, in quei gruppi chiave, i quali ormai lasciati ad interim nelle mani di uno solo, vanno di fatto a creare un Corpo nel Corpo, con inusuali commistioni organizzative.” Concludono dal Sindacato