Cronaca

Roma, reati predatori: undici arresti nelle ultime ore

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin

Non conosce sosta l’impegno della Polizia di Stato nell’attività di prevenzione e repressione di quei reati che, data la loro pervasività, hanno un significativo impatto sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini.

I dettagli

A bordo di un autobus di linea un cittadino romeno di 29 anni ha rubato il telefono ad una donna di 36 anni che, accortasi del furto, ne ha chiesto la restituzione. L’uomo, per tutta risposta, l’ha spintonata e durante la colluttazione entrambi sono scesi dal mezzo. La vittima è riuscita a recuperare il suo cellulare, mentre il 29enne è scappato inseguito da una terza persona che aveva assistito alla scena e che è riuscita a bloccarlo. Nel frattempo sono sopraggiunti agenti della Polizia Locale Roma Capitale e del commissariato Porta Maggiore che hanno arrestato l’indagato per il reato di rapina. L’arresto è stato convalidato e per l’uomo è stata disposta l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.

Gli investigatori del VII Distretto San Giovanni invece, impegnati nei controlli del territorio nella zona di competenza, hanno sorpreso 2 cittadini romeni, rispettivamente di 30 e 36 anni, nell’atto di rubare il portafogli ad una coppia di anziani: mentre il 36enne distraeva i due chiedendogli delle informazioni, l’altro si appropriava del borsellino. A quel punto i poliziotti sono tempestivamente intervenuti bloccando ed arrestando i 2, che stavano cercando di fuggire, per il reato di furto con destrezza e hanno recuperato il bottino del quale i soggetti si erano disfatti gettandolo sotto un’auto in sosta. Il G.I.P. ha convalidato l’arresto di entrambi.

Gli investigatori del commissariato Romanina, insospettiti dagli strani movimenti di due uomini e di una donna peruviani, rispettivamente di 34 e 29 anni i primi due e 34 anni la terza, ne hanno seguito con discrezione gli spostamenti all’interno di un centro commerciale: mentre il 34enne è rimasto fuori, la donna ed il 29enne sono entrati in un negozio sportivo con addosso un borsone “sgonfio” per poi uscirne poco dopo, con lo stesso borsone “rigonfio”. Fermati per un controllo, i 3 nascondevano 3 paia di scarpe, per il valore di circa 200 euro, con ancora attaccate le placche antitaccheggio. Arrestati per furto aggravato in concorso, dopo la convalida dell’arresto, nei confronti di uno dei due uomini è stata disposta la misura del divieto di dimora nel comune di Roma, mentre per la donna è stata disposta la misura dell’obbligo di presentazione.

Agenti liberi dal servizio in forza al commissariato Celio e presso il 1° reparto volo Pratica di Mare hanno arrestato 2 cittadini georgiani di 33 anni e 34 anni, gravemente indiziati del reato di tentato furto aggravato in concorso tra loro. I due sono stati colti mentre con fare sospetto si addentravano all’interno di una palazzina e armati di cacciavite e taglierino cercavano di aprirla. L’arresto è stato convalidato e ai due uomini è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere.

Infine, gli agenti della Sezione Volanti hanno arrestato un italiano ed un senegalese, rispettivamente di 19 e 22 anni, per tentato furto aggravato in concorso di capi di abbigliamento all’interno di un negozio di abbigliamento di viale dell’Oceano Atlantico. L’arresto è stato convalidato.

Infine, in via Giovanni De Agostini, gli uomini del Commissariato Porta Maggiore, Torpignattara e della sezione Volanti hanno arrestato un Marocchino di 23 anni gravemente indiziato di una rapina avvenuta in strada ai danni di una cittadina straniera, la quale dopo essere stata strattonata, ha subito il furto dello zaino contenente effetti personali e il telefono. Ed è proprio grazie alla localizzazione del dispositivo che è stato rintracciato e arrestato il 23enne. A seguito di convalida dell’arresto nei confronti dell’uomo è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Roma.

Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.