Come viene riportato da Circuito Lavoro, 1026 risorse suddivise in 760 aree amministrative di Comuni italiani che abbiano meno di 5000 abitanti. Sono questi i dati di partenza dopo l’approvazione, a seguito della Conferenza Stato-città ed autonomie locali dello scorso 12 ottobre, del DPCM che regola la suddivisione del fondo di 30 milioni di euro, stanziato dal Dl 153 art.31 bis e finalizzato alle assunzioni per rafforzare le aree amministrative dei piccoli Comuni, responsabili degli investimenti del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR.
Fine, contratto e requisiti
Le assunzioni sono rivolte a fronteggiare la carenza di personale dei piccoli Comuni e ad assicurare la concretizzazione dei progetti di sviluppo del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Il contratto sarà a tempo determinato e potrà durare sino al 2026, in linea con gli interventi sanciti per il PNRR.
I requisiti del personale ricercato saranno a discrezione delle amministrazioni, che si occuperanno di redigere un bando dove specificheranno le relative competenze tecniche obbligatorie per la partecipazione al concorso pubblico. Si tratta in ogni caso di risorse a cui non è richiesta una qualifica dirigenziale, ma è invece sicuramente necessario possedere un titolo di laurea.
Assunzioni: modalità di partecipazione
Per fare domanda di assunzione presso i piccoli Comuni e avere maggiori dettagli bisognerà aspettare la pubblicazione del DPCM nella Gazzetta Ufficiale. Successivamente le amministrazioni interessate pubblicheranno sui siti degli enti locali di appartenenza i singoli bandi dedicati alle risorse di cui necessitano. Non ci sarà un concorso unificato tra Comuni.
Per ulteriori dettagli qui il report della Conferenza Stato-città del 12 ottobre.