Gabriele Bianchi continua a professarsi innocente e sostiene che il colpo fatale, quello che ha causato la morte di Willy, non sia il suo. Gli avvocati della difesa chiedono quindi nuovi esami autoptici, al fine di verificare questa versione dei fatti.
Caso Willy, autorizzati nuovi esami per accertare le cause della morte
Lo scorso luglio, è stata pronunciata la sentenza di primo grado nel corso del processo sull’omicidio di Willy Monteiro, ucciso a Colleferro nel settembre del 2020. I fratelli Bianchi, Marco e Gabriele, sono stati condannati all’ergastolo, mentre gli altri due imputati, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, dovranno scontare rispettivamente 23 e 21 anni di reclusione.
Da dietro le sbarre, però, Gabriele Bianchi ribadisce la sua innocenza, sostenendo di non aver sferrato il colpo fatale che avrebbe causato la morte di Willy. Per questo motivo, gli avvocati della difesa hanno richiesto una nuova perizia.
La Corte d’Assise di Frosinone ha accolto tale richiesta: verranno svolti nuovi esami autoptici sui vetrini istologici, quelli preparati in seguito all’autopsia sul corpo di Willy. L’obiettivo della difesa sarebbe quello di rimettere in discussione le cause della morte del giovane cuoco di Paliano e di ridurre, quindi, la pena dei propri assistiti.
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