Sul posto, ad affiancare gli uomini della Polizia Penitenziaria, sono intervenuti i cugini della Polizia di Stato all’esterno, mentre per la messa in sicurezza all’interno dell’istituto ha provveduto come sempre egregiamente, tutto il personale di Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Velletri, supportato anche da altri reparti di istituti penitenziari vicini.Si tratterebbe dell’ennesima protesta che sta interessando gli istituti penitenziari sul territorio Nazionale.
Questo porta al delegato S.A.R.A.P. Francesco Capaldo, a fare un’attenta riflessione sulla sicurezza delle carceri Italiane, ritenendo che oggi, non è delle migliori.
Infatti oggi la carenza di personale non è più un problema annunciato, ma una situazione endemica, un grave problema che né la politica né il parlamento vuole occuparsene portando la Polizia Penitenziaria a lavorare solo ed esclusivamente in deroga a qualsiasi norma pattuita, per l’assenza di protocolli certi e per un nuovo regolamento di servizio che doveva essere discusso entro il 2019 e ad oggi ancora non vede la luce.
Il S.A.R.A.P. ritiene sempre più utile liberare la Polizia Penitenziaria dalla morsa del D.A.P. che oggi vive solo ed esclusivamente in funzione della popolazione detenuta, mettendo la Polizia Penitenziaria in uno stato di surrogato nei confronti di quei dirigenti che non indossano la nostra divisa, in primis il Capo del D.A.P.
Per questo chiediamo di ridare dignità ad un Corpo di Polizia Penitenziaria, rimettendo la Polizia Penitenziaria nelle mani della Polizia Penitenziaria.