“Un noto quotidiano romano apre un presunto nuovo scandalo sul Corpo della Polizia Locale capitolina, ripescando dai social un agente in posa “paparazzo” mentre immortala una turista con lo sfondo del Colosseo. I commenti si spaccano tra il gesto di cortesia e il gesto di abbordaggio, influenzati più dall’impressione dei giovani soggetti che da una valutazione oggettiva, ma è triste il no comment riportato dal Comando del Corpo – secondo il Coordinamento UGL-PL romano”.
“L’atteggiamento del giovane collega è in linea con lo spirito di servizio voluto dal Comando – secondo Sergio Fabrizi del Coordinamento UGL-PL– basti andare a sfogliare il calendario del Corpo 2022, mal digerito dai colleghi, dove l’immagine che traspare è quella del vigile dog-sitter e del vigile compagnone con bambini ed anziani, ma nessuna foto attinente ad una delle cinquanta e più funzioni di competenza. Lo stesso Comandante che ha rivoluzionato il parco auto con l’acquisto di 250 nuove Panda dove non si entra in tre per i servizi serali e notturni; che ha fatto inutilmente scadere la convenzione con i sanitari della Polizia di Stato per le visite di idoneità all’arma disarmando, di fatto, decine di agenti; che ha lanciato l’idea del reparto ciclisti e “dronisti” con bici e droni poi regolarmente accatastati nei magazzini; che ha deciso l’informatizzazione operativa attraverso appalti di fornitura di smartphone spara-multe (non assistiti però da altrettante stampanti ne così che uno digita e due guardano) e di tablet, ancora insufficienti e con diverse criticità funzionali, per i rilievi degli incidenti; che continua a stracciare il Regolamento del Corpo abolendo reparti operativi, invece previsti, e indebolendo la centralità, garantita dal Regolamento e dallo Statuto Comunale, dei Gruppi Municipali tagliando risorse”.
“E’ emblematico il caso del I Gruppo Centro Storico da dove, negli ultimi due anni, sono stati autorizzati oltre 50 trasferimenti ai Gruppi speciali e, per la prima volta, affidata la reggenza “ad interim”, come se fosse un’entità corollaria e non principale della Città – chiude il coordinatore Ugl. “Dobbiamo capire e far capire ai cittadini cosa facciamo – interviene Ivano Ardovini Coordinatore Ugl Autonomie di Roma – da dopo l’emergenza Covid che ci ha visti apprezzati in prima linea sul rispetto delle regole governative, siamo passati a funzioni di steward dei monumenti cittadini con effetto vetrina, senza più programmazione operativa verso le emergenze di sicurezza che vanno dal controllo stradale con etilometri e velox mentre si continuano, purtroppo, a registrare vittime sulla strada; a presidi reali nelle zone critiche come le stazioni ferroviarie, i campi nomadi ed i “mercatini” a cielo aperto. Questo manca al Corpo e non certo una nuova polemica su una foto rubata” – chiosa il sindacalista”.
IL COORDINAMENTO UGL-PL
Polizia Locale Roma, Milani (SULPL) “Corpo distrutto? Forse, ma non sono le foto a e con turisti a determinarne l’inefficienza.”
“Una disamina di due pagine, quella con cui una nota testata giornalistica, ha questa mattina rivolto la propria attenzione al Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, condita anche da un amara intervista all’ex Comandante del Corpo Antonio Di Maggio, che senza troppi giri di parole ha definito il Corpo “distrutto”. Sul tema, è intervenuto il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che per voce del Segretario Romano Aggiunto Marco Milani rende noto: Le criticità strutturali e gestionali che questo Sindacato denuncia da tempo, come la cronica carenza di personale, la mancanza assoluta di un indirizzo politico ed una gestione quantomeno bizzarra delle risorse umane a disposizione, esplode in tutta la sua evidenza e questo paradossalmente potrebbe rivelarsi un bene, qualora al Campidoglio si decidessero a trovare soluzioni, a partire da un nuovo concorso.
Ingeneroso appare accostare l’immagine di tali inefficienze, ad un agente che, in quelli che sono divenuti veri e propri servizi di piantonamento al Colosseo, scatta una foto, peraltro richiesta, ad una turista . A nostro parere, l’accoglienza in una città turistica ed il suo biglietto da visita passa anche per questo: prestare attenzione alle esigenze, ove lecite, dei visitatori. Il problema semmai, come più volte denunciato da questo sindacato, è cosa ci faccia personale di gruppi speciali nati per contrastare le miriadi di mini favelas, discariche ed insediamenti abusivi, che pure purtroppo a Roma non mancano, impiegato in “effetto vetrina”.
Da voce autorevole il Corpo viene definito “distrutto” ma nonostante la spaventosa carenza organica di oltre 3000 persone, in fondo siamo più o meno gli stessi della precedente gestione e forse è il caso che Gualtieri inizi a farsi qualche domanda” – concludono dal Sindacato.
SULPL Segreteria romana
Foto di repertorio