RIFORMA CARTABIA DAL 1 NOVEMBRE. POLIZIA LOCALE ROMA, MILANI (SULPL): “RISCHIO PARALISI IN ATTESA CHE QUALCUNO SI SVEGLI”.
La nota stampa del Sindacato
Mancano pochi giorni al primo di novembre, giorno in cui entrerá ufficialmente in vigore la riforma Cartabia, destinata ad introdurre prime significative modifiche, nella gestione del processo penale.
Delle importanti modifiche, che trattano tra l’altro il passaggio di alcuni reati da procedibili d’ufficio a procedibili solo in caso di querela della parte, nonchè di nuove procedure da seguire, nell’elezione del domicilio dell’indagato ed, elemento di novitá, del Querelante, sembra non essere stata data notizia, ai circa 6000 uomini e donne del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale. Paradossalmente, infatti, nessun aggiornamento, nota operativa od apposita modulistica, sembra essere pervenuta ai caschi bianchi Romani.
“La modifica della procedibilità sulle lesioni anche gravi e gravissime, derivanti comportamenti stradali, comporterà inevitabilmente dei cambiamenti sulla lavorazione degli incidenti con feriti, attività pressoché quotidiana, per i Corpi di Polizia Locale delle Città Metropolitane”, spiega in una nota il Segretario Romano Aggiunto del SULPL Marco Milani.
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“Ma non è tutto, anche le modalitá circa l’elezione del domicilio di un qualsiasi indagato e da Novembre sembra anche del Querelante, saranno destinate a cambiare”, continua il Sindacalista.
“Il paradosso è che, a pochi giorni dall’entrata in vigore, nessun tipo di formazione, aggiornamento o nuova modulistica risulta essere pervenuta ancora da parte del Comando Generale, ai quasi 6000 caschi bianchi Romani. Forse è il momento che lassù qualcuno si svegli, se non vogliamo correre un rischio di errori e paralisi, in alcune tra le piú importanti attività d’istituto”, tuonano dal Sindacato.
Foto di repertorio