Una novità quella introdotta da una circolare del Comandante Generale del Corpo Ugo Angeloni, su quello che diventerà un nuovo compito d’istituto, per il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale e che qualcuno all’interno, ha già ribattezzato “Pronto Intervento Case Occupate”. Di seguito, la nota di Marco Milani del SULPL:
D’ora in poi infatti, tutti gli immobili di proprietà del Comune di Roma e dell’ ATER, verranno per il tramite di una società esterna, provvisti di un sistema d’allarme, collegato alla centrale operativa LUPA, che attiverà la nuova procedura: Il gruppo territorialmente competente, dovrà tempestivamente inviare una pattuglia del gruppo territoriale, che verificata l’occupazione, dovrà procedere allo sgombero immediato, se del caso contattando il magistrato di turno e procedere al sequestro preventivo dell’immobile, oltre naturalmente alla trattazione degli autori del reato. Sul tema è intervenuto il commento del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che in una nota del Segretario Romano Aggiunto Marco Milani rende noto: ” A volte la strada dell’inferno appare lastricata di buone intenzioni. Disciplinare in questo modo gli interventi, sottraendone la specificità a Gruppi Speciali attualmente presenti come da ordinamento, rischia di mettere in ginocchio le già esigue risorse dei gruppi municipali su strada.
Con una carenza organica di oltre 3000 uomini, la mancata percezione da parte di stampa e cittadini, circa la nostra presenza nei servizi di Polizia Stradale, sottrarre ulteriori risorse ai gruppi territoriali ci lascia quantomeno perplessi. ” Commenta il sindacalista, che prosegue:” senza contare poi, che i cosiddetti “sequestri preventivi” di cui la circolare tratta, possono essere eseguiti soltanto da personale che rivesta la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria, altra figura carente all’interno del Corpo anche a causa delle centinaia di pensionamenti che ogni anno, rivestono quasi esclusivamente questa figura. Non è purtroppo la prima volta che assistiamo da parte del Comando Generale a fughe in avanti che lasciano più quesiti di quanti ne vorrebbero risolvere. Forse è il caso che si torni a rispettare l’ordinamento vigente del Corpo del 2008, in attesa che, proprio come allora, parti sociali e politica arrivino a discuterne ed adottarne uno nuovo, che tenga finalmente conto delle mutare esigenze di sicurezza dei cittadini e della categoria. Nella circostanza non possiamo non cogliere l’occasione per ricordare al nuovo Governo, come quotidianamente aumentino nei confronti delle polizie locali, le richieste di svolgere compiti di Polizia, senza però trovare il coraggio di riconoscerci forza di Polizia, naturalmente ad ordinamento Locale, con una apposita legge di riforma attesa ormai da 40 anni”.
Sul tema è intervenuta anche l’Ugl
ALLARME CASE OCCUPATE:
LA POLIZIA LOCALE HA L’ORDINE DI SGOMBERO IMMEDIATO.
Dal 14 ottobre scorso il Comando del Corpo della Polizia locale di Roma Capitale ha
impartito l’ordine perentorio di immediato sgombero degli alloggi abitativi comunali in caso
di occupazione abusiva. Il nuovo sistema di tutela dell’edilizia residenziale pubblica prevede
la gestione di controllo a distanza, con impianti di allarme da parte di una società incaricata,
che allerta la Centrale operativa “Lupa” del Comando dell’intrusione abusiva e
nell’immediato saranno inviate una o più pattuglie territoriali di competenza a verificare la
situazione.
L’ordine della circolare, a firma del comandante generale, dispone l’immediata
liberazione dell’immobile da parte degli occupanti ed il sequestro preventivo dell’alloggio per
interrompere la prosecuzione del reato di invasione di edificio destinato a pubblica utilità.
“Lasciando agli organi competenti la decisione sulla convalida degli atti derivanti da tale
intervento, ci lascia sindacalmente basiti la nuova iniziativa del Comandante generale che
introduce un nuovo servizio essenziale in assenza, ancora una volta, di confronto sulle
problematiche ad esso connesse – dichiara Sergio Fabrizi Coordinatore UGL–PL– È’ un
tema così delicato nella sua applicazione assimilabile al già difficile compito del T.S.O.
(trattamento sanitario obbligatorio) di cui, purtroppo, le cronache anche nazionali hanno
registrato casi finiti male. La perentorietà dell’ordine prevede, ovviamente, la sua
esecuzione che coinvolge l’intervento di altre figure di cui non è dato sapere della loro pronta
disponibilità. La circolare stessa parla, ad esempio, della presenza di personale medico in
caso di valutazione di trasportabilità di un eventuale soggetto fragile, senza indicare quale
ente chiamare in causa, non rientrando certo in un servizio di soccorso sanitario“.
Ma la contestazione della UGL–PL non si ferma a questo. “Ci chiediamo – incalza Ivano
Ardovini RSU e responsabile romano della UGL Autonomie – come possa essere affrontata
questa ulteriore incombenza con un organico sempre più esiguo, considerando anche il
rinvio delle nuove assunzioni al 2014 e con sempre minori funzionari con qualifica di UPG,
indispensabili per legge all’applicazione del sequestro preventivo disposto dalla circolare.
Le priorità che emergono dalle cronache attuali sembrano essere la sicurezza stradale ed il
decoro urbano, ma ora ne viene introdotta un’altra e tutto questo nel silenzio del Sindaco
che pur continua a mantenere la delega sulla Polizia locale e non ha ancora mai incontrato
i sindacati, né espresso un suo progetto sulla sicurezza urbana e sulla riorganizzazione del
Corpo”.
Siamo di fronte ad un’ennesima improvvisazione che pone a rischio professionale i
colleghi, concludono dal sindacato.
IL COORDINAMENTO UGL–PL