Roma, è il 23 luglio del 1994. Alessia esce di casa, deve assistere all’esame di maturità di una sua amica. Lei ha 21 anni, frequenta la Facoltà di Lettere a La Sapienza: vuole diventare una giornalista. La famiglia attende il suo ritorno, devono partire per le vacanze. Ma quel giorno, Alessia non torna. Da quel giorno, dal 23 luglio del 1994, nessuno ha più notizie di Alessia.
Alessia Rosati: che fine ha fatto la 21enne scomparsa nel 1994?
Alessia Rosati, nel 1994, ha 21 anni. Frequenta l’università, è molto attiva in politica. Il 23 luglio deve andare a sostenere una sua amica durante l’esame di maturità. Solo che da allora, nessuno ha avuto più sue notizie. Dopo neanche tre giorni, viene recapitata una lettera all’amica: Alessia, non ci sono dubbi che sia la sua scrittura, scrive che ha conosciuto un ragazzo, che deve partire. Aggiunge che ha incontrato il ragazzo in via di Conca d’Oro. Chiede alla sua amica di informare i genitori. Ma quella lettera presente delle incongruenze: il numero civico dell’indirizzo della destinataria è sbagliato. Alessia e la sua amica si scambiavano lettere costantemente: come è possibile che abbia potuto commettere un tale errore? I riferimenti temporali al viaggio con la famiglia sono sbagliati. Anche le dichiarazioni dell’amica, però, presentano delle incongruenze.
Ma le indagini, sostanzialmente, vengono archiviate: la ragazza si è allontanata volontariamente e può farlo, è maggiorenne.
La svolta avviene nel 2015: Marco Accetti, testimoniando di aver preso parte alla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, asserisce di essere coinvolto anche nella scomparsa di Alessia. Solo che non sa che fine abbia fatto la ragazza. Accetti è un personaggio controverso, giudicato inaffidabile dagli inquirenti. Sempre nel 2015, però, Accetti invita le autorità a fare un sopralluogo al Verano, lo storico cimitero capitolino: dice che il corpo di Katty Skerl, la ragazza trovata strangolata a Grottaferrata nel 1984, è stato trafugato. A suo dire, per evitare che delle indagini più approfondite ricollegassero l’omicidio di Katty con il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi e delle altre ragazze. Nel 2020, la tomba di Katty viene trovata vuota.
Di Alessia, però, si parla ancora poco anche se le indagini, formalmente, sono state riaperte.
Presentazione del libro “Le ali della verità”, ispirato al caso Rosati
Ieri, 10 novembre 2022, presso la sede CSV Lazio a Roma, la grafologa Monica Manzini ha presentato il romanzo “Le ali della verità”, ispirato proprio al caso di Alessia Rosati. La grafologa ha analizzato la lettera di Alessia, sottolineando degli aspetti molto importanti. La scrittura della giovane non presenta tremori, non sembra che la ragazza fosse sotto costrizione. Il margine destro, inesistente, denota la volontà di ribellione della giovane; il margine sinistro, crescente, un conflitto interiore. Non sembra esserci nessun messaggio in codice. Un mistero anche l’identità del ragazzo: perché Alessia non lo rivela alla sua migliore amica?
Insieme all’autrice del romanzo, sono intervenuti anche Fabrizio Peronaci, giornalista investigativo del Corriere della Sera, Rocco Micale e Simona Buonocore dell’Associazione Penelope e i genitori di Alessia.
Che Alessia si sia allontanata volontariamente ma poi è stata intercettata da qualcuno? Il numero civico sbagliato sulla lettera (che riporta 155 anziché 55) potrebbe essere attribuito ad un’altra persona e non ad Alessia?
Ci sono domande che non trovano ancora risposte, da 28 anni; ci sono genitori che, da 28 anni, aspettano di poter sapere la verità su quanto accaduto quel famoso 23 luglio 1994.
In galleria, le foto dell’evento del 10 novembre 2022; in evidenza, locandina dalla pagina Facebook di Penelope Lazio Odv