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Marino resta “Città del Vino”: comunicata la decisione di restare nell’Associazione

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Marino, al via 3 concorsi per assunzioni a tempo indeterminato

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UN COMUNICATO DEL PCI DI MARINO

In queste ore due buone notizie sono state diffuse nel Comune di Marino con oggetto, soggetto e protagonista sua maestà il Vino. La prima è la premiazione che il famoso enologo Luca Maroni ha attribuito al Gotto d’Oro di Marino per la produzione qualitativa e quantitativa.

A prendere atto della premiazione il presidente della Cantina Sociale Gotto d’Oro, dott. Luigi Caporicci, e il Sindaco di Marino avv. Carlo Colizza. La seconda buona notizia è riportata nella nota pubblicata sul sito ufficiale della Associazione Città del Vino, secondo la quale, il vicepresidente racconta che c’è stato un intervento dell’assessore alle attività produttive, Ada Santamaita, che a nome della Giunta, ha annunciato che nei prossimi giorni completerà con documenti amministrativi la decisione di recedere dal recesso già comunicato.

Marino resta, dunque, una Città del Vino. La Giunta Comunale ha deciso di recedere dal… recesso e vuol continuare a far parte della rete delle Città del Vino.

“L’amministrazione comunale di Marino – afferma Ada Santamaita, assessore alle attività produttive – ha compreso le motivazioni che in passato hanno impedito all’Associazione Città del Vino di svolgere eventi ed iniziative di promozione sul proprio territorio, e a seguito di un confronto con le proprie realtà vinicole e con i vertici dell’Associazione stessa, provvederà presto alla predisposizione degli atti necessari alla permanenza nell’Associazione stessa, dopo che nelle scorsi mesi la passata Amministrazione aveva invece deliberato il recesso”.

“Non giudico le motivazioni che avevano determinato la decisione della passata Amministrazione – afferma Paolo Corbini, vice direttore dell’Associazione Città del Vino – e con rammarico ne avevamo preso atto. Quando un Comune decide di recedere, la motivazione più ricorrente che sta alla base della delibera è relativa alla mancanza di fondi per pagare la quota annuale, determinata dai tagli governativi e dalla necessità di fare risparmi. Motivi che sono oggettivamente reali, ma a mio avviso occorre fare una riflessione in merito di carattere… politico”.

“L’Associazione – afferma ancora Corbini – non può essere considerata un ‘costo’, ma semmai un investimento che consente ad un Comune, in particolare ai Comuni del vino più piccoli, di stare dentro una rete che è fatta di comunicazione, di opportunità mediate proprio dall’essere compreso all’interno del circuito.

Di esempi ne potrei fare molti: dalla partecipazione al nostro concorso enologico internazionale La Selezione del Sindaco all’adesione a Calici di Stelle, evento di enorme portata comunicativa che in passato è servito ad alcune comunità di essere riscoperte dal punto di vista turistico in un momento dell’anno, il 10 agosto, in cui gran parte delle persone pensa ad altre destinazioni. Penso – ad esempio – a località come Piglio, per restare nel Lazio, che in quell’occasione si animano di turisti e appassionati del buon bere.

Mi riferisco anche ad occasioni di comunicazione e di opportunità anche economiche, come la nostra partecipazione alla Fiera del Vino che si è svolta dal 28 al 30 ottobre a Daejeon in Corea del Sud alla quale abbiamo portato i vini di una dozzina di aziende che hanno vinto medaglie al nostro concorso e che hanno riscosso successo e sono stati avviati i primi contatti da importatori coreani.

In buona sostanza, stare dentro l’Associazione offre delle opportunità e molto dipende anche dall’interesse dei Comuni a sviluppare progetti e iniziative”. Intanto l’Amministrazione Comunale di Marino tramite le parole dell’Assessore Ada Santamaita, ribadisce a sua volontà di essere protagonista all’interno dell’Associazione: “Ci rendiamo disponibili a dar seguito agli eventi che l’Associazione propone nel tempo, in modo da garantire alle nostre eccellenze una più efficace promozione”.

A noi comunisti non resta che un breve commento: di plauso al lavoro di tanti lavoratori agricoli e tanti agricoltori che associati e “guidati” dalla capacità della Gotto d’Oro raggiungono sempre traguardi di eccellenza. E di presa d’atto positiva del cambio totale di opinione da parte del Sindaco e della Giunta comunale sulle opportunità offerte dalla pregiata Associazione Città del Vino. Il PCI incassa un risultato politico circa una giusta lotta condotta e offre il risultato a disposizione del settore turistico enogastronomico dei marinesi e della città.