Prosegue incisiva l’azione di contrasto della Guardia di Finanza contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia di Latina e, nel caso specifico, nel sud Pontino, fenomeno particolarmente delicato anche per la sua diffusione tra le nuove generazioni.
Ecco tutti i dettagli
I finanzieri del Gruppo di Formia, nell’ambito di mirato servizio di controllo economico del territorio, nei giorni
scorsi hanno tratto in arresto un giovane ventenne del posto, il quale, all’atto del controllo a bordo
dell’autoveicolo sul quale viaggiava, è stato trovato in possesso di 23 dosi di “polvere bianca” che avrebbero
fruttato circa 1.000 € di proventi illeciti, nonché di un modico quantitativo di hashish.
Il quadro indiziario emerso induceva le Fiamme Gialle ad estendere i controlli presso l’abitazione del soggetto, dove veniva effettuata una perquisizione domiciliare, all’esito della quale venivano rinvenuti una piantina di marijuana ed ulteriori grammi della stessa sostanza, occultati all’interno di un recipiente, e già pronti per essere consumati.
I militari, pertanto, procedevano all’arresto in flagranza del giovane per le ipotesi di reato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, in quanto trovato in possesso di complessivi 170,5 grammi di sostanza stupefacente di vario genere, tra cui cocaina, hashish e marijuana, nonché di nr. 1 bilancino di precisione, utile per portare a termine l’attività di confezionamento dello stupefacente, per la successiva rivendita anche a più soggetti.
Alla luce della condotta rilevata, l’Autorità Giudiziaria competente disponeva immediatamente per il giovane la misura restrittiva degli arresti domiciliari. Nella stessa serata, i Finanzieri avevano già provveduto a segnalare alla competente Prefettura di Latina un altro giovanissimo trovato in possesso, all’atto del controllo di polizia, di modiche quantità di sostanza stupefacente del tipo hashish, in violazione dell’art. 75 del D.P.R. n. 309/90.
L’intervento delle Fiamme Gialle sottolinea ulteriormente la forte vocazione sociale del Corpo, che oltre a
garantire l’azione tipica di polizia economico finanziaria, si pone a tutela della parte “sana” della società e
dell’intera collettività, scendendo in campo in prima linea nel contrastare fenomeni di particolare allarme sociale e pericolosità per la sicurezza pubblica come il traffico illecito di sostanze stupefacenti.