Sempre alta l’attenzione della Polizia di Stato e della Procura della Repubblica per i reati, particolarmente odiosi, commessi ai danni di persone anziane.
Lo scorso 7 dicembre, infatti, gli investigatori della V Sezione della Squadra Mobile hanno arrestato due uomini e una donna di nazionalità romena, rispettivamente di 37, 57 e 44 anni, i quali dovranno rispondere di furto aggravato e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento. L’operazione risale allo scorso novembre, quando attraverso la visione di telecamere di sorveglianza di vari Istituti di Credito, si è scoperto che i tre soggetti utilizzavano un metodo ben collaudato, consistente nel distrarre le vittime intente ad effettuare delle operazioni di prelievo presso gli sportelli Bancomat, per carpirne fugacemente il pin della carta.
Successivamente, poi, la donna, distraendo la vittima con la scusa di indicarle la perdita di alcune banconote, che in realtà erano state poco prima lasciate cadere dagli stessi malviventi, le faceva aprire il portafoglio. I tre, con questo diversivo, riuscivano con estrema abilità a depredare le carte di pagamento dei malcapitati, tutti ultrasessantenni, dopo essere riusciti a scrutare il codice PIN durante l’operazione di prelievo.
I poliziotti, dopo un’accurata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica, sono riusciti ad individuare i membri del gruppo criminale e a ricostruire le loro attività, sia precedenti il raggiro ai danni degli anziani, che successive, poiché sono stati accertati gli svariati prelievi effettuati con le carte appena depredate. L’arresto è stato poi convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
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Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Al fianco dell’attività repressiva vi è una costante e capillare attività preventiva realizzata dalla Questura di Roma, in tutta la provincia. Continui sono, infatti, gli incontri realizzati con gli anziani al fine di informarli sulle principali tecniche utilizzate dai malviventi per sottrarre loro denaro e preziosi. Il consiglio è di diffidare sempre di persone estranee, soprattutto quando si è da soli, e di contattare l’112, Numero Unico di Emergenza Europeo, in ogni situazione di dubbio o di difficoltà.
Per dovere di cronaca, e a tutela degli indagati, ci teniamo a ricordare che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio. Resta dunque valida la presunzione di non colpevolezza degli indagati.