Il Comune di Ceccano entra con convinzione nello sviluppo degli itinerari della Via Francigena.
Questo è venuto fuori ed è stato confermato dal Consigliere Ginevra Bianchini, che ha coordinato il riuscitissimo convegno dedicato al tema dei cammini in cui sono stati protagonisti i rappresentanti delle più importanti associazioni del settore.
Dopo i saluti ed il benvenuto ai presenti, la Bianchini ha lasciato la parola agli Assessori, Mario Sodani che ha sottolineato “l’importanza del ritrovarsi nel cammino, che diventa fondamentale per una società che come la nostra oggi corre troppo” e Stefano Gizzi che, invece, ha aperto un interessante spaccato storico su Ceccano che ha affascinato tutti i presenti.
Gizzi ha sottolineato come per “Ceccano non c’è da inventare una storia medioevale, come accaduto in altre parti d’Italia, perché nel ‘300 è stata un’importantissima città stato di cui su molti documenti storici è confermano il passaggio di importanti personaggi come San Francesco d’Assisi, San Gregorio VII o San Tommaso d’Aquino.
Ma anche la terra di Egidia, la prima donna all’epoca ad effettuare il pellegrinaggio per Compostela, tanto che a Ceccano venne poi edificata una cappella dedicata a Sant’Jaco, distrutta a seguito dei bombardamenti alleati”.
Ceccano ha dunque tutti i requisiti per diventare meta di passaggio e di stazionamento dei viandanti della Francigena e d’accordo su questo sono stati Diego Magliocchetti e Michele Del Giudice del CAI CSC Terre Alte, Paolo Sellari del CAI di Frosinone, Vincenzo Di Gironimo del Comitato scientifico centrale CAI, Paolo De Ciutiis della Coldiretti di frosinone, l’imprenditrice Patrizia Rotondi e il giornalista Stefano Ardito.
La più interessante proposta è venuta però dallo studioso di usi e costumi locali, Giuliano Fabi, che ha sviluppato per il territorio l’originale idea “di un unicum, che solo così può riuscire a mettere in evidenza come la fruibilità di questi luoghi possa essere resa possibile considerandone l’unicità che, è prerogativa di tutta la Ciociaria e non dei singoli Comuni.”
Ancor più l’invito di Fabi è risultato interessante perché “intende spingere i Comuni, non a mantenere interessi particolari, ma a spogliarsi di questi per dare vita ad un progetto comune”. Fare rete è anche l’intento dell’Amministrazione Caligiore che, insieme ai viandanti ed ai camminatori della Via Francigena, vuole condurre Ceccano a fare strada.