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Caro Natale: ecco le città dove la spesa alimentare è “salata”

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Gli auguri di buon Natale dal vescovo Stefano Russo della diocesi di Velletri-Segni

Come già denunciato dal Codacons, i rincari di prezzi e tariffe si abbatteranno sulle prossime festività, rendendo il Natale più “salato” per le famiglie italiane. L’associazione ha però realizzato una indagine per capire quali saranno le città italiane che risentiranno maggiormente degli aumenti dei prezzi al dettaglio per quelle voci tipiche delle feste di fine anno: beni alimentari, bevande alcoliche, abbigliamento e ristoranti.

NATALE, CODACONS: A COSENZA PRANZI E CENONI PIU’ RINCARATI, SPESA ALIMENTARE SALE DEL 17,4%

Rielaborando gli ultimi dati definitivi dell’Istat sull’inflazione, il Codacons piazza Cosenza in testa alla classifica delle città italiane dove pranzi e cenoni subiranno i rincari più pesanti: qui infatti i prezzi dei prodotti alimentari aumentano del 17,4% rispetto allo scorso anno. In seconda posizione si colloca Olbia (+16,6%), seguita da Catania (+16,4%), Grosseto (+16,2%), Viterbo, Macerata e Pistoia (+16,1%), Imperia (+16%).

Non c’è festa, però, senza brindisi, ed ecco che per le bevande alcoliche (vini, spumanti, liquori, ecc.) Grosseto e Livorno sono le città che subiscono gli aumenti maggiori (+10,2%) seguite da Modena (+9,9%) e Avellino (+9,8%).

I prodotti di abbigliamento si confermano anche quest’anno tra i regali preferiti dagli italiani da destinare ad amici e parenti, e per tali beni i rincari più forti si registrano a Imperia (+8,3%) seguita da Belluno (+7%), Piacenza (+6,8%) e Macerata (+6,4%). Chi decide invece di regalare elettrodomestici e prodotti per la casa, spende il 10,2% in più a Roma, Arezzo e Livorno, città che registrano i maggiori incrementi per tale tipologia di regali.

Ultima nota dolente, i ristoranti: gli aumenti più sostanziosi investiranno chi sceglierà di passare Natale o Capodanno seduto al tavolo di un ristorante a Viterbo, dove i listini dei menu aumentano in media del 12,4% rispetto allo scorso anno; al secondo posto Cosenza con un +11%, seguita da Trento (+10,5%), Olbia (+10,3%) e Palermo (+10,1%).

CITTA’ CON I MAGGIORI AUMENTI ALIMENTARI A NATALE

      Cosenza

 

17,4%

      Olbia-Tempio

 

16,6%

      Catania

 

16,4%

      Grosseto

 

16,2%

      Pistoia

 

16,1%

      Macerata

 

16,1%

      Viterbo

 

16,1%

      Imperia

 

16%

      Teramo

 

15,9%

      Massa-Carrara

 

15,7%

CITTA’ CON I MAGGIORI AUMENTI PER LE BEVANDE ALCOLICHE

      Grosseto

 

10,2%

      Livorno

 

10,2%

      Modena

 

9,9%

      Avellino

 

9,8%

      Macerata

 

9,6%

      Ancona

 

9,3%

      Verona

 

9,2%

      Vercelli

 

8,9%

      Arezzo

 

8,8%

      Pistoia

 

8,7%

      Firenze

 

8,7%

      Pisa

 

8,7%

      Caserta

 

8,7%

 

CITTA’ CON I MAGGIORI AUMENTI PER PRODOTTI DI ABBIGLIAMENTO

 

      Imperia

 

8,3%

      Belluno

 

7%

      Piacenza

 

6,8%

      Macerata

 

6,4%

      Forlì-Cesena

 

5,9%

      Alessandria

 

5,9%

      Varese

 

5,8%

      Siena

 

5,6%

      Catania

 

5,5%

      Grosseto

 

5,5%

      Udine

 

5,5%

 

CITTA’ CON I MAGGIORI AUMENTI PER ELETTRODOMESTICI E APPARECCHI PER LA CASA

      Roma

 

10,2%

      Arezzo

 

10,2%

      Livorno

 

10,2%

      Macerata

 

10,1%

      Ascoli Piceno

 

10,1%

      Siena

 

10,1%

      Perugia

 

10,1%

      Cagliari

 

10,1%

      Alessandria

 

10,1%

      Cuneo

 

10%

CITTA’ CON I MAGGIORI AUMENTI PER LA RISTORAZIONE

      Viterbo

 

12,4%

      Cosenza

 

11%

      Trento

 

10,5%

      Olbia-Tempio

 

10,3%

      Palermo

 

10,1%

      Gorizia

 

10%

      Verona

 

9,9%

      Forlì-Cesena

 

9,9%

      Pistoia

 

9,7%

      Siena

 

9,2%

      Lecco

 

9,2%

Fonte: elaborazioni Codacons su dati Istat