Come viene riportato da Circuito Lavoro, il decreto che fa riferimento al nuovo regolamento del concorso per dirigenti scolastici 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 22 dicembre 2022. La nuova disciplina verrà attuata il prossimo 6 gennaio 2023, in attesa della pubblicazione del concorso per ambire ai ruoli di dirigenza scolastica.
Di seguito, riportiamo le informazioni utili sul nuovo regolamento, i requisiti richiesti, le prove d’esame previste e le modalità di svolgimento del concorso 2023 per dirigenti scolastici.
Regolamento concorso dirigenti scolastici 2023
Il regolamento del concorso per diventare dirigenti scolastici si inserisce nel Decreto 13 ottobre 2022, n.194, pubblicato ufficialmente il 22 dicembre 2022 in Gazzetta Ufficiale. Il decreto disciplina le regole di funzionamento delle procedure concorsuali destinate a impiegare risorse candidate ai ruoli della dirigenza scolastica.
L’attività di recruiting dei dirigenti scolastici è gestita tramite concorsi indetti con bando nazionale con cadenza triennale e organizzati su base regionale, sulla base della disponibilità dei posti da coprire. È possibile presentare la domanda di partecipazione solo in una regione.
Requisiti richiesti
Per partecipare al concorso per dirigenti scolastici è necessario far parte del personale docente ed educativo delle scuole statali con contratto a tempo indeterminato e conformato in ruolo, avendo prestato servizio da almeno 5 anni.
È obbligatorio possedere uno dei seguenti titoli di studio:
- laurea magistrale;
- laurea specialistica;
- diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 2 del 4 gennaio 2000;
- diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
- diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore.
Il servizio di insegnamento, anche se maturato prima della stipula del contratto a tempo indeterminato, si intende prestato per un anno intero se è durato almeno 180 giorni oppure se è stato prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale.
Si considera valido soltanto il servizio di ruolo effettivamente prestato con esclusione dei periodi di retrodatazione giuridica.
Procedura selettiva
Il concorso per dirigenti scolastici prevede:
- eventuale prova preselettiva;
- una prova scritta;
- una prova orale;
- valutazione dei titoli.
Le commissioni esaminatrici possono assegnare 230 punti, di cui 100 per la prova scritta, 100 per la prova orale e 30 per i titoli.
Graduatorie
All’esito del concorso i candidati saranno predisposti in una graduatoria regionale sulla base del punteggio accumulato.
Saranno dichiarati vincitori i candidati collocati in graduatoria che rientrano nel numero dei posti messi a concorso nella regione nella quale hanno partecipato.
Le graduatorie verranno pubblicate sul sito dell’USR e del MIUR e resteranno valide per 3 anni dalla data di approvazione.
Periodo di formazione
I dirigenti scolastici sono sottoposti, per la conferma in ruolo, a un percorso di formazione e prova, che dura un anno scolastico, durante il quale dovrà essere prestato un servizio effettivo di almeno sei mesi.
Le attività di formazione, organizzate dagli USR, durano complessivamente 50 ore e hanno l’obiettivo di accrescere le competenze professionali e culturali connesse alla funzione del dirigente scolastico.
Gli USR offrono specifiche azioni di accompagnamento, tutoraggio, consulenza professionale per supportare il neoassunto nello svolgimento delle sue mansioni, avvalendosi della collaborazione di dirigenti scolastici con funzioni di tutor. Tali attività hanno la durata di 25 ore.
I dirigenti preposti agli USR valuteranno il periodo di prova dei dirigenti scolastici neoassunti:
- in caso di giudizio favorevole sul periodo di formazione e di prova emette provvedimento motivato di conferma in ruolo.
- in caso di giudizio sfavorevole emette provvedimento motivato di mancato superamento del periodo di formazione e prova e provvede alla risoluzione del contratto e ad avviare la procedura per la ricollocazione nel ruolo di provenienza.