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Caro benzina, le parole di un responsabile di Federconsumatori: “È un pessimo auspicio per ciò che accadrà a fine marzo”

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"Pessimo auspicio per ciò che accadrà a marzo"

Qui di seguito si riportano le parole di Fabrizio Ghedini (Federconsumatori) rilasciate ai microfoni di INews24 sul decreto benzina del governo.

L’intervista

È un decreto ridicolo, una cura palliativa. Il governo avrebbe dovuto ripristinare gli sconti sulle accise o cominciare a mettere in atto una riforma del sistema di tassazione sulla benzina. Non ha fatto né l’una né l’altra cosa, ma obbliga i distributori ad esporre il cartello dei prezzi. È paradossale“. Fabrizio Ghidini, responsabile del Dipartimento Energia di Federconsumatori, in un’intervista a iNews24, commenta così il decreto benzina del governo.

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Inoltre ci si aspetta che i prezzi si assestino a 1,8 euro, mentre fino a ieri erano a 1,6. Questo decreto è un pessimo auspicio per la partita che si dovrà giocare a marzo“. Secondo Ghidini la priorità è pensare a cosa succederà ad aprile quando scadranno le misure contro il caro-energia: “Le misure previste dal governo contro il caro-energia nella Legge di Bilancio termineranno a marzo. Cosa succederà poi? Non vorrei, ma lo temo, che questo sia l’inizio dell’abbandono delle politiche energetiche di sostegno in senso lato, introdotte a luglio 2021 e che si sono ulteriormente sviluppate nel 2022. È un segnale preoccupante, perché a breve ci saranno partite ancora più consistenti di quelle che oggi riguardano le accise. È necessario aprire un confronto con le associazioni dei consumatori“.

Infine, con l’obbligo per i distributori di esporre il cartello prezzi, “può essere che si eliminino alcuni fenomeni di speculazione particolarmente evidenti. Ma resta il fatto che il governo ha eliminato misure introdotte da quello precedente e questo costerà ai cittadini che usano l’automobile alcune centinaia di euro all’anno. A ciò si aggiungono i rincari generali e i costi dell’energia“, conclude Ghidini.

Foto di repertorio

Fonte: INews24