La FP CGIL Roma Sud Pomezia Castelli, la CISL FP di Roma Capitale e Rieti e la UIL FPL Roma e Lazio hanno proclamato lo stato di agitazione del personale del Comune di Artena ed hanno chiesto l’intervento del Prefetto di Roma al fine di convocare una riunione per il tentativo di conciliazione, al fine di scongiurare lo sciopero del personale comunale.
Sciopero del personale del comune di Artena
Le motivazioni di tale decisione sono relative alla mancata stipula degli accordi per la ripartizione del fondo del salario accessorio dall’anno 2020 ad oggi, alla mancata liquidazione dei numerosi istituti contrattuali ai propri dipendenti, creando di fatto una situazione che incide negativamente anche sulla carriera in merito alla loro valorizzazione attraverso le progressioni economiche orizzontali.
Per tali gravi motivazioni le scriventi OO.SS. inviavano diverse note e diffidavano negli ultimi anni il Comune di Artena, chiedendo ripetutamente la convocazione della delegazione trattante, successivamente si rivolgevano addirittura per ben due volte alla Prefettura di Roma per chiedere il tentativo di conciliazione, al fine di trovare una mediazione con l’ente ed iniziare finalmente la contrattazione.
Purtroppo, nel primo incontro il rappresentante del Comune di Artena intervenuto nella riunione in Prefettura aveva dichiarato l’impossibilità di poter risolvere la vertenza in quanto carente del mandato dell’amministrazione e non potendosi quindi impegnare per la risoluzione delle numerose problematiche, mentre addirittura nella seconda nessun rappresentante del Comune di Artena si è presentato alla riunione con la Prefettura.
Le scriventi OO.SS. hanno altresì chiesto all’Ispettorato della Funzione Pubblica ed all’ANAC di valutare, ognuna per le proprie funzioni e competenze, il comportamento del Comune di Artena che ha impedito, a nostro giudizio, di fatto fino ad oggi, lo svolgimento delle corrette relazioni sindacali non definendo dal 2020 ad oggi la ripartizione del fondo del salario accessorio dei dipendenti.
Inoltre, abbiamo rinnovato la richiesta alla Commissione Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali di valutare il comportamento del Comune di Artena, ai sensi dell’articolo 4 della Legge 146/90, il quale, a parere delle scriventi, ha evidentemente violato la normativa sulle corrette procedure di conciliazione determinando altresì l’aggravamento del conflitto.
Pertanto, le scriventi OO.SS. hanno altresì diffidato e messo in mora altresì il Commissario Straordinario pro tempore, il Segretario Generale ed il Presidente della Delegazione Trattante a convocare entro e non oltre 10 giorni le rappresentanze sindacali al fine di trovare finalmente un accordo che permetta la corretta erogazione delle risorse vincolate destinate ai dipendenti dal 2020 ad oggi e l’immediata liquidazione delle somme ancora non erogate.
Le scriventi OO.SS. fanno presente che hanno già convocato un’assemblea pubblica dei dipendenti del Comune di Artena per il 1* febbraio p.v. ed annunciano l’attivazione, in caso di mancata convocazione da parte della Prefettura di Roma o di mancato accordo con l’ente, la proclamazione dello sciopero del personale del Comune di Artena, nonché tutte le iniziative legali per il ricorso all’organo giurisdizionale per comportamento anti-sindacale, con evidenti rischi di soccombenza dell’amministrazione in giudizio, che se confermati, comporteranno anche, sempre da parte delle scriventi, apposito esposto alla Corte dei Conti per la verifica delle eventuali responsabilità di carattere erariale, civile ed amministrativo a carico dei responsabili di tale grave situazione.