Nella giornata di ieri 25 gennaio u.s., il Tribunale di Roma – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione, ha emesso un Decreto applicativo della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con divieto di avvicinamento alla parte offesa, per anni uno nei confronti di un giovane italiano di anni 19 residente a Latina, già gravato da precedenti penali e di polizia, ed attualmente detenuto.
I dettagli
Al provvedimento si giungeva a seguito della proposta formulate dal Questore di Latina Raffaele Gargiulo, nell’ambito della costante attività di monitoraggio e prevenzione dei reati contro la persona, a cui il Tribunale di Roma, concordando con le richieste formulate dalla Questura, emanava nei confronti del predetto la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S., per anni uno, con l’ingiunzione di non rincasare più tardi delle ore 21.30 e di non uscire di casa prima delle ore 6.30.
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La misura di prevenzione in argomento è stata connotata dall’evoluzione criminale del giovane, che già da minorenne si era reso responsabile di lesioni, minacce, rapina, estorsione, cessione di sostanze stupefacenti, non mutando condotta anche al raggiungimento della maggiore età, quando ha continuato a commettere reati, mostrando l’indole violenta anche nei confronti dell’ex compagna, arrivando a colpirla con una testata al volto ovvero ferendo con un coltello un altro giovane per motivi di gelosia.
La sorveglianza speciale applicata nei confronti del ragazzo, per la durata di anni uno, prevede altresì il divieto di avvicinamento alle parti offese, alle loro abitazioni, ai luoghi di lavoro e ai luoghi solitamente da loro frequentati.
Per dovere di cronaca, e a tutela degli indagati, precisiamo che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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