Di seguito, il comunicato stampa inviato dall’UGL-PL.
Il comunicato stampa
Non può passare inosservata la coincidenza della denuncia di tardato versamento degli arretrati contrattuali non corrisposti a dicembre, dovuti per gli ultimi tre anni di contratto scaduto e la denuncia di mancato impiego dei fondi vincolati per il personale capitolino per quasi 50 milioni di euro presenti in bilancio, oltre la denuncia di immotivato rinvio al 2024 del promesso concorso di 1.500 agenti di Polizia Locale, con il nuovo tentativo di deviazione dell’attenzione pubblica sul classico caso di “vigile furbizia”.
Diventa un caso nazionale la notizia, in esclusiva della testata “La Repubblica”, di 945 certificazioni mediche di esenzione al servizio esterno su 6.000 unità in un Corpo con un’età media di 54 anni, trovando lo scoop su 3 (leggasi tre) casi, di cui l’attendibilità andrebbe riscontrata con i medici che li hanno certificati – analizzano dal Coordinamento UGL-PL.
“Registriamo, con soddisfazione, – dichiara Sergio Fabrizi Coordinatore Nazionale UGLPL – che finalmente dopo tre giorni di imbarazzante silenzio sulla vicenda, da parte dell’Amministrazione, l’assessore al Personale on. Andrea Catarci, chieda conto al Comandante del Corpo della asserita dichiarazione del cronista di aver visionato le cartelle sanitarie dei dipendenti coperte dal diritto di privacy. Ma questo deve far tornare i riflettori su quanto dovuto ai lavoratori e su cosa deve tornare a svolgere la Polizia cittadina nel caos
organizzativo e programmatico in cui è precipitata.”
“Verbali che non partono perché è scaduta la convenzione con la Motorizzazione – riepiloga Ivano Ardovini RSU della UGL-PL – colleghi costretti a restituire l’arma perché scaduto l’accordo con i sanitari della P.S.; nuove inidonee Panda sprovviste delle radio di collegamento; sostituzione dei blocchetti cartacei per le contravvenzioni con smartphone privi di stampanti; mancanza di carta per fotocopie negli uffici; mancate indicazioni operative sul trattamento dei minori extracomunitari non accompagnati costretti a dormire sulle sedie dei Comandi; procedure lentissime per le rimozioni dei veicoli in nome di una piattaforma
digitalizzata inefficace e molto altro ancora su cui il Comando pecca di risposte e di confronto
con i sindacati, sono temi su cui è ora intervenga il Sindaco prima del prossimo tsunami di
fango che trova l’epicentro sempre da via della Consolazione”.
Foto di repertorio