A distanza di pochi giorni dall’operazione interforze a Termini, ieri è stata interessata da controlli tutta la zona adiacente Piazza Vittorio Emanuele II, in particolare i “Giardini Nicola Calipari” così come pianificato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e nel conseguente tavolo tecnico presso la Questura di Roma. Ai servizi straordinari cosiddetti ad “alto impatto” hanno partecipato la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri nonché personale della Guardia di Finanza e della Polizia Locale Roma Capitale.
I dettagli
Nel contesto delle attività sono stati effettuati mirati controlli su esercizi commerciali.
Particolare attenzione è stata anche rivolta, ieri pomeriggio, alle zone di Piazza della Madonna dei Monti, via dei Serpenti e via del Boschetto, maggiormente interessate dal fenomeno della movida, con servizi finalizzati al contrasto dei reati in genere e all’accertamento di eventuali violazioni amministrative delle attività presenti.
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I Carabinieri del Gruppo di Roma hanno arrestato 7 persone: tre per borseggio ai danni di turisti, due per detenzione e spaccio di stupefacenti e due perché al controllo sono risultati destinatari di misure cautelari per pregressi reati. Sequestrati dai Carabinieri anche 18 g di cocaina. Denunciato a piede libero anche un cittadino straniero sorpreso a rubare capi di abbigliamento da un negozio. Inoltre, il titolare di un ristorante etnico è stato sanzionato dai Carabinieri, per oltre 14.000 euro, per carenze igienico sanitarie.
A seguito di un controllo in via Principe Amedeo, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Esquilino hanno arrestato 2 cittadini tunisini che, poco prima, avevano asportato un trolley ad un turista, Inoltre, a seguito di perquisizione, uno dei due è stato trovato in possesso di un coltello occultato in una scarpa e l’altro di un taglierino nascosto nel giubbotto. I due sono stati anche denunciati per porto abusivo di arma e uno di loro anche per inosservanza del divieto nel comune di Roma.
Al termine delle attività sono state identificate oltre 241 persone e controllati 89 veicoli. 9 gli esercizi pubblici controllati.
Per dovere di cronaca, e a tutela degli indagati, precisiamo che quanto detto non equivale a una condanna. Le prove si formano in Tribunale e l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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