Di seguito riportiamo il comunicato stampa di Rete Iside Onlus e USB.
Il comunicato stampa
Unione Sindacale di Base e Rete Iside Onlus continuano il loro lavoro di monitoraggio sulle morti di lavoro: al 5 febbraio le vittime sono già 102, dopo appena 36 giorni (diversi dei quali festivi) del nuovo anno! Nello specifico si tratta di 77 decessi sul posto di lavoro e di 25 in itinere.
USB e Rete Iside, forti di un lavoro di collaborazione solida che prosegue da anni sul fronte salute e sicurezza sul lavoro, ribadiscono che l’unica cifra di morti di lavoro accettabile è “zero” ed un modo per azzerare i decessi è l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro.
Solo inserendo nel codice penale il reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro si può porre una deterrenza reale al fenomeno; nel nostro Paese, infatti, le imprese e la parte datoriale spesso vedono in salute e sicurezza sul lavoro dei costi da ridurre per aumentare i profitti. Con l’omicidio sul lavoro non sarebbe più conveniente, ad esempio, manomettere una macchina per aumentare la produttività.
Di seguito i dati divisi per regione:
- Lombardia 20;
- Campania 13;
- Piemonte, Veneto 10;
- Toscana, Abruzzo 6;
- Umbria, Sicilia 5;
- Lazio, Puglia 4;
- Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche 3;
- Trentino, Calabria, Sardegna 2;
- Alto Adige, Liguria, Molise, Estero 1
Unione Sindacale di Base – Rete Iside Onlus
Foto di repertorio