Il comunicato dei sindacati FP CGIL Roma Sud Pomezia Castelli, la CISL FP di Roma Capitale e Rieti e la UIL FPL Roma e Lazio e RSU Comune di Artena in merito allo stato di agitazione dei lavoratori del Comune di Artena.
Stato di agitazione dei lavoratori del Comune di Artena: il comunicato sindacale
Dopo la dichiarazione dello stato di agitazione dei lavoratori del Comune di Artena e dopo un sit-in in mezzo ai cittadini del 1 febbraio si è tenuto oggi l’incontro in Prefettura per tentare di ricomporre la vertenza in merito alla contrattazione integrativa degli ultimi 4 anni.
I due funzionari che sono stati delegati dall’Amministrazione a presenziare la riunione hanno manifestato una netta chiusura di fronte all’ipotesi di arrivare alla ricomposizione del conflitto e non hanno lasciato alla Prefettura che prendere atto della impossibilità di una conciliazione.
Nella dichiarazione dell’Amministrazione compare, per la prima volta dall’inizio della vertenza, quale motivazione di impossibilità a l’ipotesi che il comune stia per avviare la procedura di riequilibrio finanziario dell’Ente che è il passo che in caso di non riuscita pone le basi per un predissesto, con effetti fortemente negativi sulla massa creditoria dell’Amministrazione.
Nonostante i tentativi di conciliazione presso i tavoli della Prefettura e gli appelli del Prefetto, l’Amministrazione Comunale continua a fare orecchie da mercante e i lavoratori del Comune di Artena ormai costretti ad uscire dal riserbo dovuto al rispetto della istituzione, valuteranno nei prossimi giorni, insieme alla RSU e alle Organizzazioni Sindacali le ulteriori iniziative di protesta e di denuncia.
Nel corso della riunione le Organizzazioni Sindacali hanno annunciato all’Amministrazione, insieme ad ulteriori iniziative presso la magistratura contabile, penale e ordinaria, anche per verificare eventuali omissioni in atti d’ufficio, una iniziativa per chiedere al Ministero degli Interni, all’Albo dei Segretari Generali e alla Prefettura di Roma di valutare se, nell’assenza di intervento dei segretari succedutisi in questo periodo, il mancato esercizio del potere sostitutivo configuri un comportamento rilevante ai fini anche solo disciplinari.
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